Un luglio da record per il fatturato dell’industria

Un luglio da record per il fatturato dell’industria. «Prosegue la dinamica congiunturale positiva del fatturato dell’industria – fa sapere l’Istat – con l’indice destagionalizzato che a luglio segna un massimo storico, toccando il livello più elevato dall’inizio della serie storica (gennaio 2000). Anche su base trimestrale la crescita risulta vivace, più marcata per la componente estera. In termini tendenziali, l’indice corretto per gli effetti di calendario mostra aumenti diffusi in tutti i settori». Nel dettaglio a luglio si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, cresca dello 0,9%, in termini congiunturali. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 23 di luglio 2020), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 19,1% (+19% sul mercato interno e +19,2% su quello estero).
Un luglio da record per il fatturato dell’industria
L’incremento su base mensile, spiega ancora l’Istat, è determinato dall’andamento positivo sul mercato interno (+1,7%) mentre si rileva un moderato calo su quello estero (-0,8%). Nella media del trimestre maggio-luglio l’indice complessivo è cresciuto del 4,4% rispetto ai tre mesi precedenti (+3,6% sul mercato interno e +5,8% su quello estero). Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a luglio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per i beni strumentali (+4,8%) e per l’energia (+3,6%), mentre registrano una riduzione per i beni intermedi (-1,2%) e i beni di consumo (-0,9%). Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano marcati incrementi tendenziali per tutti i settori: +31,8% l’energia, +26,9% i beni intermedi, +16,8% i beni strumentali e +9,9% i beni di consumo.
Con riferimento al comparto manifatturiero, si evidenziano aumenti tendenziali per tutti i settori di attività economica.
Codacons: rischi dal caro bollette
«Prosegue l’andamento positivo dell’industria italiana, e dopo la produzione anche il fatturato registra numeri in forte crescita che toccano i livelli più alti dal gennaio del 2000 – ha commentato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – sull’industria italiana, tuttavia, pesa l’incognita dei rincari delle bollette luce e gas che scatteranno ad ottobre. In assenza di interventi strutturali sulle tariffe energetiche ci saranno maggiori costi per il comparto industriale, e il rialzo delle bollette determinerà una contrazione dei consumi da parte delle famiglie con effetti negativi diretti per l’industria».
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