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6:05 am, 22 Settembre 21 calendario
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Marco Bocci: «Il mio Dario mi somiglia, tra luci e ombre»

Di: Orietta Cicchinelli
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Un medical crime drama che vi terrà incollati alla poltrona, promettono autori e protagonisti di “Fino all’ultimo battito”. Coprodotta da Raifiction con Luca Barbareschi, la serie racconta (in 6 prime serate su Rai1, da domani) la disperata battaglia di un chirurgo che si trova sul punto di perdere la dignità, la famiglia, la donna che ama. A dirigere il cast (Marco Bocci, Violante Placido, Bianca Guaccero, Michele Venitucci, Francesco Foti, Gaja Masciale, Francesca Valtorta, Michele Spadavecchia, Loretta Goggi, Fortunato Cerlino) la mano di Cinzia Th Torrini.

Marco Bocci protagonista

«Marco Bocci? Un grande incontro. Loretta? Con lei sono cresciuto – spiega Barbareschi presentando la serie – e vedere la commozione della troupe mentre girava con lei… Cerlino l’ho inseguito da anni e ha dato tanto in questa fiction girata con le restrizioni imposte dal Covid. Cinzia la conosco dall’infanzia. Da ragazza voleva conquistare il mondo: mise vicino tutto il cinema italiano all’Impruneta. Ne nacque una rissa monumentale che finì in una Woodstock in cui ci ritrovammo accoppiati».

Per la Torrini regista: «Una storia sfidante, dove un personaggio da eroe cade in una spirale negativa. È stato un gran lavoro di sceneggiatura e anche il mio impegno di entrare nel personaggio senza giudicare. A me piace cavalcare vari generi e quindi li mescolo in “Fino all’ultimo battito”. Mi ha aiutato girare in Puglia dove ho conosciuto attori straordinari. Mi chiamano la regista del cine-turismo perché mi piace raccontare anche il modo di vivere dei luoghi in cui giro. Cerlino si è studiato persino il modo di parlare di un boss locale. Violante? È entrata benissimo in un personaggio tanto diverso da lei (Elena)».

La Goggi a proposito del set non ha dubbi: «Un’esperienza costruttiva: mi sentivo protagonista anche se non lo ero. Io faccio la madre di Violante, la classica madre fastidiosa che ripete: “Te l’avevo detto io!”. Una madre che dà tanto amore però. Voglio bene davvero anche al marito di mia figlia».

Tra Bianca Guaccero e Violante Placido

Soddisfatta la Guaccero. «Il provino è durato tre ore al cellulare – racconta – durante la pandemia ho baciato il telefonino che rappresentava Marco Bocci. È stata la mia prima volta con una regista donna per me e Cinzia ha tirato fuori da me cose molto diverse, in questo ruolo ambiguo di una donna che usa il suo corpo per ottenere delle cose. Il mio è un personaggio borderline. Ma come esseri umani, si sa, siamo fatti di luce ed ombra. Io faccio parte di quella tempesta che va a sconvolgere la vita di Violante e Marco».

E per Marco Bocci è stato? «Naturale entrare nel ruolo del protagonista Diego Mancini. Ho subito il fascino della scrittura. Da anni non sceglievo di fare una serie, per stare con i miei bambini e la famiglia. Ma qui mi è bastato usare la mia esperienza e Cinzia mi ha aiutato a farmi vedere in maniera alternativa e meno doloroso il personaggio, poiché io tendo a farmi assorbire completamente dal ruolo. Mi sono anche appassionato alla medicina grazie ai dottori e allo staff di professionisti che mi circondava durante le riprese». E a proposito delle impreviste pieghe che la storia prende, aggiunge: «Io farei le stesse scelte di Diego. La mia passata malattia personale? Mi ha dato la voglia di cavalcare ogni momento oggi».

A proposito del suo ruolo Violante Placido spiega: «Il personaggio che mi ha impegnato di più emotivamente. Racconto una donna-madre che si trova ad affrontare tutte le sfaccettature di una vita intima e familiare. Le paure di Elena per suo figlio malato e che si aggrappa al suo secondo marito».

22 Settembre 2021
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