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La Belfast di Branagh vince il Toronto Fest e va verso l’Oscar
CINEMA Belfast, l’omaggio di Kenneth Branagh in bianco e nero alla città, si aggiudica il primo premio del Toronto Festival e guarda all’Oscar, come accaduto lo scorso anno con Nomadland, il film diretto da Chloé Zhao e interpretato da Frances McDormand.
Il film Belfast
Belfast, che arriverà in sala a novembre, focalizza l’attenzione sulla scoppio delle violenze nell’Irlanda del Nord alla fine degli anni Sessanta nella percezione di Buddy, un bambino di 9 anni.
A quella stessa età, nel 1969, Kenneth Branagh e tutta la sua famiglia decisero di trasferirsi in Inghilterra proprio per evitare l’escalation di violenza che per tre decadi attraversarono e divisero la comunità irlandese.
Il commento di Branagh
«Sono entusiasta e onorato di questo premio», commenta in un videomessaggio Branagh durante la cerimonia di premiazione. L’attore e regista britannico, 60 anni, vanta al suo attivo film che spaziano da Shakespeare al supereroe Thor.
«Lavorare a Belfast – prosegue Brannagh nell’incontro in streaming organizzato al Tiff – per me ha costituito un ritorno in un luogo di sicurezze in un momento come questo nel quale viviamo una generalizzata incertezza a causa della pandemia. Volevo tornare in un momento nel quale i miei rapporti con il mondo erano definiti, dove potevo essere me stesso con facilità ed era impossibile perdersi, anche fisicamente, visto che conoscevi mezza città e nell’altra metà c’erano persone con cui sicuramente avresti trovati qualche legame o conoscenza in comune».
Oltre ad un ringraziamento a quanti sono stati vicini al regista da piccolo, Branagh si augura che guardando il film «emerga la resilienza, lo humour, la fierezza, la determinazione dei nordirlandesi, dimostrata anche nel sostenere l’accordo di pace raggiunto nel 1998, lasciandosi alle spalle il dolore del passato».
Il cast del film
Nel cast figurano, fra gli altri, Jude Hill nei panni del piccolo protagonista Buddy, Jamie Dornan, Judi Dench, Caitriona Balfe e Ciaran Hinds.
P.P.
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