Il nuovo “Tre” di Carlo Barbieri, un giallo fuori dal comune

Lo annuncia già la copertina, ed è proprio vero: in questo “Tre”, il nuovo libro di Carlo Barbieri per Ianieri Edizioni, tutto è all’insegna del fuori dal comune. Lo è il delitto “eccellente” inspiegabilmente connesso a omicidi di squallidi criminali, l’atipico sequestro di un mafioso, la scomparsa di antichi teschi, le strane iniziazioni. Lo sono i luoghi misteriosi in cui vengono ritrovati i corpi, che ci svelano una affascinante Sicilia esoterica, pochissimo nota ma realmente esistente; lo è l’ossessivo ricorrere del “3” che è il filo rosso sangue che attraversa e conduce tutta la storia. Fuori dal comune è anche la coppia investigativa: un commissario della Omicidi palermitano, quel Francesco Mancuso che abbiamo conosciuto nei cinque precedenti romanzi e diversi racconti, e Fabio Trevisan, tenente dei carabinieri triestino – quasi “naturalizzato siciliano” in tutto, tranne che nell’accento. I due indagano insieme fino alla conclusione… anzi alle conclusioni, perché sono più di una. Tre, naturalmente.

Barbieri, siciliano, ha vissuto a Teheran e a Il Cairo, e adesso risiede a Roma. È autore di thriller e gialli per ragazzi, e collabora anche con Metro. A giugno, dopo il successo della prima serie di episodi, in libreria è arrivato “Dieci piccoli gialli 2” (Einaudi Ragazzi, euro 12, illustrato da Chiara Baglioni), con le imprese del piccolo commissario Ciccio tanto amato dai ragazzi. La prima serie,  “Dieci piccoli gialli”, aveva ricevuto il premio speciale della giuria al Premio Letterario Festival Giallo Garda.  Ma in generale tutti i racconti di Barbieri hanno avuto diversi riconoscimenti in manifestazioni di prestigio, fra le quali Giallo Garda, Scerbanenco@Lignano, Città di Torino, Città di Sassari, Antonio Fogazzaro e Umberto Domina.