Gran gioco dell’Inter, ma passa il Real Madrid 1-0

CALCIO – L’Inter guidata da Inzaghi che si presenta al gran debutto europeo mostra un gioco bello, fluido, potente, organizzato: ma, nonostante le occasioni ghiotte, passa il Real Madrid di Ancelotti. Beffati i nerazzurri nel finale con una combinazione Kamavinga-Rodrigo, che dà a quest’ultimo la palla avvelenata. Handanovic infilzato: 1-0.

L’Inter mostra un gioco super con Barella e Brozovic

Nel primo tempo, Inter fluida, appunto, e in forte pressione su un Real attendista, ben attento a presidiare la linea della propria metà campo (con un Ancelotti perplesso). In grande evidenza Barella e Brozovic soprattutto: quest’ultimo un perno indispensabile per costruzione e recuperi. I pericoli maggiori li creano proprio i nerazzurri, interpreti di un gioco fluido, “europeo”: sfiora il gol Lautaro Martinez per ben due volte, di testa: al 19’, su cross di Perisic in contropiede (tira in bocca a Courtois), e al 37’, sempre di testa ma su cross da destra di Barella, niente da fare anche qui, fuori. Chiudono il primo tempo, e il festival delle occasioni nerazzurre, prima un tiro dal limite di Brozovic, che lambisce il palo esterno, poi una zampata di Dzeko, improvvisa, che però, ancora una volta, non sorprende il portiere belga.

Dumfries entusiasma il pubblico di San Siro

Ripresa, Real molto più vispo. Il che non impedisce che Dzeko, di testa, costringa Courtois a un miracolo al 54’. Al 57’ è Carvajal che fa spavento a Handanovic. Inzaghi manda dentro Dumfries (che incendia il pubblico con le sue sgroppate e i suoi anticipi), Vidal, Correa, Di Marco. I ritmi un po’ si abbassano, nonostante i cambi, e all’82’ Vinicius fa prendere uno spaghetto a San Siro con un diagonale rasoterra, che Skriniar però ribatte risparmiando l’intervento a Handa. Solo il prologo della beffa: all’89’, una combinazione letale tra Kamavinga e Rodrigo dà a quest’ultimo la palla avvelenata: 1-0 e appuntamento, per l’Inter, il 28 a Kiev contro lo Shakhtar. Peccato. Ma è stato comunque un bel vedere che fa ben sperare per il futuro della Beneamata.