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12:56 am, 11 Settembre 21 calendario

Cani, voce del padrone come quella di mamma per neonati

Di: Redazione Metronews
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L’attività cerebrale che si registra quando i cuccioli di cani ascoltano la voce del padrone è simile a quella osservata nei neonati che sentono il timbro vocale della mamma. Lo rivela uno studio, pubblicato sulla rivista NeuroImage, condotto dagli scienziati della Eotvos Lorànd University, che hanno esaminato le risposte cerebrali suscitate dalla voce del padrone sui cuccioli di cane. Il team, guidato da Marta Gacsi, ha scoperto che il legame tra cagnolino e proprietario potrebbe essere più profondo di quanto si pensasse in precedenza.

L’attività cerebrale dei cani

L’attività cerebrale degli animali è stata misurata tramite risonanza magnetica funzionale, mentre i cani ascoltavano discorsi pronunciati dal proprietario o da una persona familiare. Le scansioni cerebrali hanno mostrato che il centro di ricompensa nel cervello dei cani era più sensibile alla voce del loro proprietario che alla voce di una persona familiare. «Capire i meccanismi cerebrali alla base dell’attaccamento con il proprietario – afferma Anna Gàbor, collega e coautrice di Gacsi – può aiutarci a comprendere le similitudini tra individui di specie diversi e confrontare questo legame con quello che si verifica in altre situazioni». «Nel complesso – conclude la scienziata – questo lavoro conferma che per i cani maggiormente legati al proprietario, la voce dell’umano può essere particolarmente gratificante, secondo gli stessi meccanismi per cui i neonati trovano piacevole, rassicurante e gratificante la voce della madre».

Come i bambini

«Cani e bambini – spiega l’autrice – innescano interazioni positive con i caregiver, ma possono trarre beneficio anche dal semplice ascolto della loro voce». Gli esperti hanno esaminato 16 cagnolini da compagnia di 7 razze diverse, nello specifico golden retriever, border collie, crestato cinese, labradoodle, Cairn terrier, Bracco ungherese e pastore tedesco. Utilizzando lo Strange Situation Test (SST), in cui l’animale veniva posizionato in una stanza con un estraneo o il proprietario, gli sperimentatori hanno valutato il comportamento di attaccamento e misurato l’attività cerebrale del cucciolo. “Abbiamo codificato i comportamenti rilevanti dei cani – spiegano gli scienziati – come l’esplorazione, il gioco, le feste, la vocalizzazione e il contatto fisico o visivo con la persona nella stanza. L’analisi ha portato a tre punteggi, relativi all’attaccamento verso il proprietario, l’ansia relativa al luogo sconosciuto o accettazione dell’interazione con la persona estranea».

11 Settembre 2021 ( modificato il 13 Settembre 2021 | 12:05 )
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