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7:45 pm, 9 Settembre 21 calendario

Afghanistan, due giorni di flash mob per le donne e iniziative

Di: Redazione Metronews
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Un flash mob per e con le donne afgane, in collaborazione con la Casa delle donne, avverrà sabato 11 settembre alle 17.30 al parchetto di via Statilia, a Roma. La liberazione delle donne” non è stata garantita, spiega un documento di Rawa che illustra l’inziativa: l’87% delle donne afghane è ancora analfabeta. “Le donne che hanno avuto la possibilità di studiare e lavorare costituiscono un’esigua minoranza, usata dall’Occidente per dimostrare il successo dell’occupazione. Quanto al terrorismo, oggi in Afghanistan è più che mai rampante; il paese è stato regalato ai talebani, dal 2015 è attiva la violentissima cellula Isis Khorasan e i signori della guerra a cui nel 2001 la coalizione di potenze occidentali ha dato il potere sono pronti a rialzare la testa nel caso in cui i talebani non assicurino loro una fetta della torta. Chiediamo che i governi e le istituzioni dei paesi dell’Unione Europea non forniscano nessun riconoscimento al regime dei talebani” e invece “avviino azioni di supporto alle forze laiche e democratiche afghane come Rawa (Revolutionary Association of the Women of Afghanistan, http://www.rawa.org/index.php) e Hambastagi (Solidarity Party of Afghanistan, http://hambastagi.org/new/en/).

Afghanistan, le iniziative

Una comunità per l’Afghanistan negli spazi e con il sostegno di Mad’O, il museo dell’atto di ospitàlità presso Spin Time apre oggi uno spazio di relazione e confronto con la città di Roma, una vera e propria ambasciata delle comunità afghane in esilio in cui l’arte e la musica e tutto ciò che oggi è vietato in Afghanistan possa trovare asilo e venire offerto alla nostra cittàà d’accoglienza, Roma. Si inizia con una due giorni nel ventennale dell’attentato alle torri gemelle di New York data in cui, l’occidente duramente colpito dal terrorismo islamico internazionale, di cui i talebani sono parte, si impegnò, attraverso una guerra sanguinosa, nella liberazione dell’Afghanistan dai talebani. Venti anni in cui tra tanti errori, orrori e violenze è comunque potuta nascere una società civile afgana che oggi non vuole morire per mano dei talebani nel disinteresse del mondo intero. Con Mad’O, museo dell’atto di ospitalità presso Spintime, abbiamo creato un punto di riferimento e di incontro e dialogo per la comunità e la città, qui abbiamo aperto un punto di raccolta di generi di prima necessità per le rifugiate e i rifugiati, gli studenti e le studentesse dell’Afghanistan. Ma pensiamo anche alle persone che non riescono ad arrivare in Europa e non vogliono o non possono lasciare il loro paese – vorremmo per quello che possiamo sostenere la neonata società civile afghana che oggi resiste rimanendo nel Paese. Vorremmo sostenere le realtà che sono costrette alla clandestinità. Vogliamo aiutare gli artisti, i musicisti, gli scrittori e qualsiasi persona che con il suo strumento cerca di illuminare l’oscurità che è scesa sull’Afghanistan.

Vogliamo anche sostenere le realtà e le persone che lavorano nei paesi confinanti, dove la maggior parte dei rifugiati arrivano con le mani nude e a piedi scalzi.

Nella sicurezza dell’esilio ci sentiamo responsabili e vorremmo organizzarci per migliorare le condizioni di vita nel nostro paese di origine.

Per fare tutto ciò o anche solo una parte, abbiamo certo e comunque bisogno del vostro sostegno per il quale anticipatamente vi ringraziamo.”

Sabato 11 Settembre 

ore 18,00

Inaugurazione Afghan Rewind 2021-2001

mostra fotografica

a cura di Morteza Khaleghi 

dieci fotografi di cui sette del collettivo “Isteqra”, inglese: “Induction”

che conta professionisti che al momento si trovano nel paese.

Intervengono on line i fotografi afgani Mohammad Shahab Eslami e Reza Shahbidak

Proiezione video degli avvenimenti più importanti degli ultimi 20 anni in Afghanistan 

ore 19:00

Tavola rotonda con la partecipazione Maaty Elsanduobi  giornalista egiziano, Ejaz Ahmad giornalista pakistano, Masoud Hasanzada attivista afghano

 ore 20,00

buffet afghano 

ore 20:30

Proiezione del film “Osama” del regista afghano Siddiq Barmak

domenica 12 settembre 

ore 16,00

Laboratori artistici e storytelling condotti dalla comunità afghana di Roma

ore 18:00

Helia Hamedani, storica dell’arte, presenta “la scuola di Herat” e “L’arte del Gandhara”

ore 19:00

Il musicista Masoud Hasanzada racconta la situazione dei musicisti in Afghanistan 

ore 20.00 buffet afghano

ore 21,00 

Masoud Hasanzada in concerto 

 

9 Settembre 2021 ( modificato il 10 Settembre 2021 | 19:57 )
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