Juventus in ansia per McKennie, Chiesa e i sudamericani

CALCIO – Il caso McKennie escluso dalla sua Nazionale brucia ancora, ma la Juventus, tra campionato e Champions, è in ansia per tanti problemi, dalle condizioni di Chiesa a quelle dei sudamericani. Un momento davvero molto delicato per la Vecchia Signora allenata da Massimiliano Allegri, già in forte ritardo in campionato. Sabato alle 18 c’è il big match contro il Napoli allo stadio “Maradona” (arbitra Irrati), martedì invece ci sarà il debutto in Champions League in Svezia contro il Malmoe. In mezzo, quasi non si contano i problemi. I più urgenti riguardano il campionato: il tecnico bianconero si ritroverà l’intera pattuglia dei sudamericani (Dybala, Alex Sandro, Bentancur, Danilo e Cuadrado) appena poche ore prima del match, e dunque il loro impiego non sarà uno scherzo. Poi c’è il timore per il flessore di Chiesa, che gli ha fatto saltare la partita della Nazionale contro la Lituania. Le uniche buone notizie riguardano Rabiot e De Ligt, rientrati, mentre per Weston McKennie il discorso è più complesso.

La Juventus ritrova McKennie escluso dagli Usa

Positivo che il centrocampista americano sia rientrato, già martedì, a dar man forte. Un po’ più preoccupanti (per il morale del giocatore) le motivazioni. Il “caso” scoppiato nella sua nazionale, gli Usa, che lo ha escluso, brucia. Violazione del protocollo anti-covid, cosa non nuova per lui. Per Espn, avrebbe passato una notte fuori dalla bolla di squadra e un’altra serata in ritiro in compagnia di una persona non autorizzata.

I conti preoccupano Exor

Poi ci sono i problemi relativi ai conti della società. Exor, azionista di maggioranza, nella semestrale ha mostrato quelle che sono le aspettative per la prossima stagione per il club bianconero. ”Attualmente, per l’esercizio 2021/2022, che è ancora gravemente colpito dagli effetti diretti e indiretti della pandemia, si prevede una perdita significativa” riporta il documento.