Clima: appello delle Chiese, da Francesco a Canterbury

Papa Francesco, il Patriarca ecumenico Bartolomeo e l’arcivescovo di Canterbury si uniscono per la prima volta in un appello urgente per il futuro del pianeta. Per la prima volta, congiuntamente, mettono in guardia sull’urgenza della sostenibilità ambientale, sul clima, sul suo impatto sulla povertà e sull’importanza della cooperazione globale. L’esortazione a tutti è a fare ciascuno la propria parte nello «scegliere la vita» per il futuro del nostro pianeta e ad «ascoltare il grido della Terra e dei poveri». Il grido del clima.

Lo faremo perché è difficile
L’editoriale di Stefano Pacifici

Clima e Cop26

Il clima è fondamentale. Nella dichiarazione si invita a pregare in vista della Cop26, che si terrà a Glasgow. «Mentre i leader mondiali si preparano a incontrarsi a novembre» per «deliberare sul futuro del nostro pianeta – scrivono -, preghiamo per loro e consideriamo quali sono le scelte che tutti noi dobbiamo fare». «Di conseguenza, come leader delle nostre Chiese, invitiamo tutti, qualunque sia il loro credo o la loro visione del mondo, a sforzarsi di ascoltare il grido della Terra e dei poveri, esaminando il proprio comportamento e impegnandosi in sacrifici significativi per il bene della terra che Dio ci ha dato», continuano.

L’ultimo allarme Onu

L’ultimo allarme rosso per il clima è dell’Onu: il Pianeta subirà un aumento “senza precedenti” di eventi meteorologici estremi come ondate di calore, siccità, nubifragi o inondazioni anche se il riscaldamento globale sarà limitato a +1,5 gradi centigradi, secondo il rapporto degli esperti climatici Onu.    “Sperimenteremo eventi senza precedenti, sia per la loro portata, la loro frequenza, il loro tempo o la loro posizione”, hanno osservato gli scienziati, avvertendo che alcuni di questi fenomeni possono verificarsi contemporaneamente.