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12:43 pm, 7 Settembre 21 calendario

Bianchi: “Tutti i docenti al loro posto” dal 13 settembre

Di: Redazione Metronews
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La scuola riparte il 13 settembre con “tutti i docenti al loro posto”. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, lo scandisce durante l’audizione in commissione Cultura alla Camera  in vista dell’avvio dell’anno scolastico: «L’impegno era ripartire avendo i docenti al loro posto. Quest’anno per la prima volta nella storia della Repubblica noi partiremo il 13 avendo tutti i docenti indicati dal ministero al loro posto».

Tutti i docenti al loro posto

Tutti i docenti al loro posto. eE Bianchi snocciola i dati.  “Rispetto alle 112 mila cattedre vuote e vacanti: avremo 58.735 mila posizioni a ruolo già assegnate, di cui 14.194 sul sostegno. Altri 113.544 mila incarichi annuali sono stati assegnati, di cui 59.813 sono ancora sul sostegno. Devono ancora farsi solo le assegnazioni di brevissimo periodo, quelle nella potestà dei presidi”. Lo scorso anno le assunzioni erano state 19.995 in totale di cui 1.778 sul sostegno. “Ricordo che l’anno scorso si giunse a fare le assunzioni in ruolo a novembre – ha rimarcato – Il risultato che ho portato è collettivo, di tutti, in uno sforzo straordinario di riporre la scuola al centro”.

Tutti i docenti al loro posto. Oltre il 92% di vaccinati

Tutti docenti al loro posto e oltre il 92% di vaccinati.«La scuola ha reagito più di ogni altro settore all’invito del presidente a vaccinarsi. Siamo oltre il 92%. Abbiamo ben presente la quota rilevante dei nostri docenti che non possono vaccinarsi per motivi di salute. Su questo fronte, siamo stati in grado di operare nel pieno rispetto della Privacy. Con il Garante abbiamo lavorato tutta l’estate per permettere dal 13 di settembre a tutte le scuole di avere sul computer del preside e solo sul suo la lista del personale presente in quella scuola con bollino rosso o verde. Sistema che evita le file e di far vedere all’esterno chi ha la certificazione verde e chi no».

Riforme in vista

Bianchi ha, infine, precisato che per la riapertura delle scuole sono stati investiti altri 2 miliardi, per un totale di 5,1 miliardi, per la digitalizzazione, in modo da portare la Rete e i device necessari a tutte le scuole italiane.   Quanto alle riforme in vista, il ministro precisa che vuole lavorare alla riforma degli istituti tecnici che permetta dei percorsi di inserimento lavorativo. “Serve trovare una strada che riduca il gap fra la formazione e i bisogni della nostra economia. Bisogna ricucirlo. Serve investire moltissimo sulla scuola e sull’educazione”. Sono sette le riforme di cui il ministro parla, tra cui reclutamento, formazione, orientamento.

I fondi europei

«Quest’anno abbiamo usato tutti i fondi europei a disposizione e abbiamo indotto tutti gli enti locali ad utilizzarli. Siamo in una fase di nuova negoziazione dei fondi Pon e noi come ministero siamo passati dai 2,7 miliardi dell’anno scorso a 3,8 miliardi per quest’anno. Un miliardo in più per la scuola», ha annunciato il ministro.

 

7 Settembre 2021
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