Stretta sui No Vax con sequestro della chat Telegram
Dopo le dure parole del presidente della Repubblica, la Procura di Torino è la prima ad attuare una stretta sui No Vax: ha emesso infatti un decreto di sequestro della chat Telegram “Basta dittatura”. Era il luogo virtuale dove i No Vax promuovono iniziative di protesta e si scambiano opinioni. La decisione dei magistrati torinesi giunge dopo le minacce a esponenti delle istituzioni e la pubblicazioni di dati riservati. Al momento da Telegram, srl con sede a Dubai, non è giunta alcuna risposta e non è da escludere che la Procura torinese possa avviare una rogatoria internazionale.
Stretta sui No Vax
Intanto i gestori della chat scrivono: «Questo canale è stato creato perchè in giro c’erano solo canali fuffa con complottismi patetici che mischiano il buono con il cattivo e così si danneggia tutto il movimento anti truffa Covid e anti-dittatura. Se ci fossero state alternative valide, questo canale non sarebbe neanche stato creato. E staremo a goderci il mare invece di doverlo controllare».
Fermato per controlli Castellino
Intanto a Roma i poliziotti della Digos hanno fermato Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova, e altre tre persone nel corso di alcuni controlli. I quattro sono stati portati in Questura, identificati, controllati e rilasciati. Un episodio che Castellino aveva messo in relazione «alla manifestazione contro il Green Pass in programma questa mattina fuori Montecitorio». E il leader nazionale del movimento di estrema destra, Roberto Fiore, aveva addirittura parlato di arresti. «Questa mattina a Roma sono stati eseguiti gli arresti di Giuliano, Stefano, Pino, Riccardo e Alessio – ha scritto su Telegram Fiore – sempre in prima fila in queste settimane nelle lotte popolari di piazza contro il sistema di controllo liberticida avviato con il Green Pass». Arresti però che non sono mai stati eseguiti e che la Questura ha smentito.
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