Mario Draghi, avanti tutta su vaccini, green pass e riforme
ROMA -Dal presidente del Consiglio Mario Draghi arriva un “avanti tutta” su vaccini (obbligo e terza dose), green pass e riforme. E nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri ha anche valutato come «molto buono» lo stato di salute del clima di lavoro interno al governo e alla maggioranza (anche se aggiunge che «è auspicabile una maggiore disciplina ma il governo va avanti»), difendendo tra l’altro a spada tratta la ministra dell’Interno Lamorgese sulla questione migranti: «La ministra sta facendo il suo dovere e sta lavorando bene». I migranti in arrivo in Italia saranno tutti vaccinati, ha chiosato. Ha anche chiamato ad una solidarietà fattiva e totale nei confronti dei rifugiati dall’Afghanistan.
Draghi sul green pass: sarà esteso
Mario Draghi si è mostrato molto positivo sull’andamento della campagna vaccinale, premettendo: «Vaccinarsi è fondamentale, per se stessi e per gli altri. Voglio esprimere solidarietà a tutti coloro che sono stati oggetto di una violenza vigliacca da parte dei cosiddetti “no vax”, una solidarietà anzitutto per chi opera nell’informazione e chi opera in prima linea contro la pandemia». Quanto ai vaccini (in arrivo la terza dose, come ha confermato anche il ministro Speranza) e ai green pass, Draghi ha sottolineato «l’adesione massiccia della popolazione, specie tra i giovani: tra i 16 e i 19 anni, il 70% di loro ha avuto almeno la prima dose. Per fine settembre ribadiamo l’obiettivo di arrivare all’80% della popolazione totale vaccinata, mentre ad oggi siamo arrivati al 70%». Il green pass sarà ampliato? La risposta di Draghi è «senz’altro sì», anche se è ancora presto per dire come. E questa è una risposta molto forte alle “inquietudini” leghiste interne alla maggioranza. Altra apertura di Drgahi, poi, è quella sull’introduzione dell’obbligo vaccinale tout court.
A scuola in presenza. Senza mascherina nelle classi di vaccinati
L’adesione alla campagna di vaccinazione procede anche a scuola, ha sottolineato poi Draghi e, dopo di lui il ministro Bianchi: «Il 91,5% degli insegnanti ha avuto almeno la prima dose. Il governo non ha passeggiato, quest’estate, come ha detto qualcuno». La vaccinazione a scuola è ovviamente un ingrediente fondamentale per la riapertura in presenza delle attività di studio e di insegnamento, che finora, come ha detto Bianchi (che ha esaltato le 59 mila immissioni in ruolo tramite concorsi, contro i 19 mila, dice, dell’anno scorso), procede speditamente, e così continuerà anche dopo il 13 settembre. Con un’altra novità, dice Bianchi: «Nelle classi dove tutti saranno vaccinati, ci si potrà togliere la mascherina. Così si potrà tornare a sorridere insieme».
Accelerazione su riforme economiche e politica estera
L’economia, ha detto Draghi, confermando i dati noti esposti dalle stime del MEF nello scorso marzo, sta rimbalzando molto bene, «sta crescendo più delle attese, abbiamo anche mezzo milione di occupati in più». Il governo, dal canto suo, si impegnerà prossimamente nell’elaborare riforme nei campi del Fisco, della concorrenza, delle politiche attive del lavoro, «verso un’economia sostenibile, per riallocare e riaddestrare i lavoratori». Quanto agli esteri, Draghi stasera vedrà a Marsiglia il presidente francese Macron in un bilaterale. Draghi non ha risparmiato critiche alla UE, «assente», spronandola ad essere attiva sul fronte più caldo, quello dove si può fare qualcosa, e subito: il fronte dei rifugiati dall’Afghanistan. Draghi si è poi detto assolutamente ottimista sul fatto che a breve si possa fare un G20 straordinario.
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