Afghanistan
11:57 am, 1 Settembre 21 calendario
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Profughi dall’Afghanistan, David Sassoli attacca l’egoismo Ue

Di: Redazione Metronews
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Afghanistan, David Sassoli ha duramente attaccato l’egoismo nella gestione dei profughi da parte dell’Europa (nella foto Lapresse, con la commissaria Johansson, la ministra Lamorgese mentre partecipava al summit): «Siamo rimasti molto delusi», ha detto il presidente del Parlamento Europeo al Forum strategico di Bled,  «dalle conclusioni del Consiglio Affari interni di ieri. Abbiamo visto Paesi fuori dall’Unione europea farsi avanti per offrire accoglienza ai richiedenti asilo afghani, ma non abbiamo visto un solo Paese membro fare altrettanto. Tutti hanno giustamente pensato ai propri collaboratori e alle loro famiglie, ma nessuno ha avuto il coraggio di offrire rifugio a coloro che sono ancora oggi in pericolo di vita. Non possiamo fare finta che la questione afghana non ci riguardi, perché abbiamo partecipato a quella missione condividendone gli obiettivi e le finalità».

Profughi, contro Sassoli la posizione di Orban

Sempre a Bled, il premier ungherese Orban ha invece rimarcato i “problemi sociali e di sicurezza” rappresentati da una migrazione senza controlli, auspicando che la gestione sia affidata ad ogni singolo Paese: «Sono stato il primo a esprimersi nel 2015 contro quell’approccio sulla politica migratoria che poteva distruggere l’identità culturale dell’Unione europea» con «problemi di terrorismo e difficoltà sociali che non siamo pronti a fronteggiare» e «questo vale anche per la situazione in Afghanistan»

Sassoli chiede una politica Ue coesa

Al centro del dibattito c’è il ruolo europeo e il ruolo della Ue in politica estera e difesa. Ha infatti aggiunto Sassoli, sostenendo una tesi in contrasto con quella, per esempio, di Orban: «Una voce europea forte e comune sulla scena internazionale è più che mai necessaria. L’Europa deve prendere il suo posto, far sentire la sua voce, definire i propri interessi strategici anche nel quadro dell’Alleanza Transatlantica, per poter svolgere un’azione di stabilizzazione, di pace e di sviluppo insieme ai nostri partner in un quadro multilaterale».

1 Settembre 2021
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