Covid
1:16 pm, 27 Agosto 21 calendario

Covid, Sicilia in giallo. “Alta probabilità di peggioramento”

Di: Redazione Metronews
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Sicilia in giallo da oggi. Il livello di rischio era stato in qualche modo anticipato dall’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, emanata il 22 agosto scorso, quando furono individuati 55 Comuni con una bassa percentuale di vaccinati, inferiore al 60 per cento del totale della popolazione vaccinale. E con una incidenza di contagi in sette giorni (13-19 agosto) superiore a 150 casi per 100 mila abitanti. Quella ordinanza del presidente della Regione Siciliana prevedeva un tavolo permanente tra Asp e sindaci per raggiungere i target di immunizzati, l’utilizzo di mascherine all’aperto nei contesti di presenza di molti cittadini (quali ad esempio le strade) e il divieto di assembramento in pubblico e le misure di contenimento per gli eventi privati (tampone nelle 48h antecedenti). Nell’isola sono presenti anche Comuni arancione: Barrafranca, Niscemi, Comiso e Vittoria. La decisione del governo nazionale pone in zona gialla tutta l’isola: le mascherine vanno indossate obbligatoriamente all’aperto, ma è difficile che ciò accada. I controlli non sono semplici soprattutto per quanto riguarda la mascherina all’aperto. Noi i controlli li facciamo, circa 2000 al giorno. E’ evidente che in una provincia come quella di Palermo, la violazione del non indossare la mascherina può essere talmente diffusa che è difficile da controllare”, ha spiegato di recente il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani. “Vengono intensificati i controlli in funzione della progressione dei provvedimenti e abbiamo cercato di organizzare al meglio il personale sapendo che o le persone si convincono a rispettare le norme o noi non possiamo stare dietro a tutti. Di certo – prosegue – le forze dell’ordine sono presenti nei luoghi più affollati, noi sanzioniamo ma dobbiamo evitare che si crei l’affollamento”. Nel solo mese di agosto sono state controllate 50mila persone, da inizio pandemia 500 mila e 20 mila locali, circa 7000 le sanzioni amministrative. “Le sanzioni che pagano sono le chiusure dei negozi perché – ha concluso – quelle alle persone è un impatto che non si avverte immediatamente. Quelli che pagano sono una minima parte”.

Per la Sicilia un settembre difficile

La situazione epidemiologica della Sicilia “è il campanello d’allarme per un settembre che sarà molto difficile. Quello che sta accadendo in Sicilia non è legato solo al grande afflusso di turisti ma al fatto che c’è una parte sostanziosa della popolazione che non si è vaccinata. Ci sono Regioni che su questo fronte hanno lavorato bene e sono promosse, altre che sono un pò in ritardo, rimandate a settembre, e poi c’è la Sicilia che, visti i risultati, va bocciata”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, commenta gli aggiornamenti della situazione epidemiologica che potrebbe portare al cambio di colore della Sicilia, da bianco a giallo. Per quando riguarda la Sardegna “c’è una situazione in bilico tra bianco e giallo, forse non solo legata alle vaccinazioni ma anche ha difficoltà nell’organizzazione delle strutture ospedaliere”, conclude Bassetti.

Le altre regioni

Se la media italiana si attesta sul 6% di occupazione delle terapie intensive e 7% in area non critica, altre regioni si avvicinano ai parametri massimi. L’Umbria registra il 9% di occupazione delle intensive, a un passo dal superamento della soglia: 8%, invece, l’occupazione nei reparti ordinari, quindi ancora lontana dal limite del 15%. Soglia raggiunta invece dalla Calabria che però registra il 7% di occupazione delle terapie intensive (stessa percentuale di Toscana, Abruzzo ed Emilia-Romagna).

27 Agosto 2021 ( modificato il 30 Agosto 2021 | 9:58 )
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