12:49 pm, 26 Agosto 21 calendario

Crescono contagi e decessi, i numeri di Gimbe

Di: Redazione Metronews
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ITALIA Continuano a salire decessi e ricoveri dei non vaccinati; cresce l’occupazione dei letti di terapia intensiva; almeno due regioni – Sicilia e Sardegna – che corrono verso la zona gialla; crollo delle somministrazioni nel mese di agosto; un Piano scuola del Governo che non convince. È quanto si legge nel monitoraggio settimanale (18-24 agosto) effettuato dalla Fondazione Gimbe.

Crescono contagi e decessi

Rispetto alla settimana precedente, i nuovi casi sono stati 45.251 contro 43.365 (+4,3%), mentre i decessi sono stati 345 rispetto ai 237 dei sette giorni prima (+45,6%). Crescono anche i casi attualmente positivi (135.325 vs 129.116, +6.209, pari a +4,8%), le persone in isolamento domiciliare (130.785 vs 125.221, +5.564, pari a +4,4%), i ricoveri con sintomi (4.036 vs 3.472, +564, pari a +16,2%) e le terapie intensive (504 vs 423, +81, pari a +19,1%). «I nuovi casi settimanali, dopo la stabilizzazione della scorsa settimana, fanno registrare un lieve incremento visibile anche nella media mobile dei casi giornalieri», dichiara il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta, «pur rimanendo sottostimati dall’insufficiente attività di testing e dalla limitata attività di tracciamento dei contatti».

68 province a rischio

Secondo i dati, sono 68 le province dove l’incidenza dei contagi è pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti (limite per rimanere in zona bianca): in Emilia-Romagna, Liguria, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria tutte le Province raggiungono o superano tale soglia. Mentre sono 13 le Province con oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Caltanissetta (318), Ragusa (281), Enna (268), Cagliari (239), Siracusa (234), Trapani (195), Messina (185), Catania (180), Reggio Calabria (169), Sud Sardegna (167), Palermo (163), Prato (163) e Agrigento (156). Aumentano i decessi: 345 negli ultimi 7 giorni, con una media di 49 al giorno rispetto ai 34 della settimana precedente.

«Seppur in maniera meno netta, continua a salire il numero dei posti letto occupati in ospedale: rispetto alla settimana precedente +16,2% in area medica e +19,1% in terapia intensiva», avverte Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della fondazione.

Sicilia in giallo da venerdì?

Dati che saranno analizzati venerdì dalla Cabina di Regia presso l’Istituto superiore di sanità e ministero alla Salute, regione per regione. Ma già oggi appare quasi scontato che la prima a tornare in zona gialla sarà la Sicilia, che la settimana scorsa aveva “schivato” la fascia gialla per un soffio, avendo parametri sul filo dei limiti previsti dal decreto (10% di letti di terapia intensiva occupati; 15% dei letti ordinari Covid). I dati di questa settimana sono peggiori della precedente (i letti di terapia intensiva occupati erano 77, martedì erano 102; i posti letti ordinari occupati erano 571 l’altro ieri erano saliti a 740), quindi il verdetto sembra scontato. Sulla stessa linea la Sardegna, dove però i parametri sono leggermente inferiori.

«Non convince il Piano scuola»

Per quanto riguarda le vaccinazioni, sono complessivamente 4,6 milioni gli over 50 che non hanno ancora completato il ciclo vaccinale, dei quali 3,52 milioni (12,9%) non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose, con rilevanti differenze regionali (dal 19,6% della Sicilia al 8,2% della Puglia).

Per la fascia 12-19, secondo Gimbe, «non è realistico l’obiettivo di coprire con il ciclo completo il 60-65 per cento prima dell’inizio dell’anno scolastico». Tanto che «non convince il piano scuola» elaborato dal Governo. Per Gimbe «se il Governo si è impegnato a riaprire le scuole in presenza al 100%, le misure approvate con il DL 111/2021 non contengono rilevanti cambiamenti, a fronte di una variante del virus molto più contagiosa».

«Non esiste – sempre secondo Gimbe – alcuna rendicontazione pubblica su come siano stati impiegati i 150 milioni del decreto Sostegni (idonea areazione e ventilazione dei locali, distanziamento fisico, etc.); mentre i 350 milioni del Decreto Sostegni bis destinati a varie misure tra cui dispositivi di protezione individuale e riprogettazione spazi ad oggi sono stati ripartiti tra le scuole solo sulla carta. Sul fronte trasporti, al di là di generiche indicazioni sullo scaglionamento degli orari di ingresso, spunta solo la figura del mobility manager. Non è previsto lo screening periodico e sistematico di studenti e personale scolastico.

Unica novità è l’obbligo del green pass per il personale scolastico, non esteso agli studenti over 12 per i quali si punta, con un rischio poco ‘ragionato’, esclusivamente sulla copertura vaccinale». Tuttavia i numeri, evidenzia Gimbe, per la fascia 12-19, parlano di un 46,9% (2.137.396) che non ha ancora ricevuto nemmeno una dose e il 23,9% (1.091.097) solo la prima «con marcate differenze regionali».

26 Agosto 2021
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