Bob Dylan nega abusi sessuali su una ragazza nel 1965

MUSICA È stato citato in giudizio il premio Nobel Bob Dylan. Ad accusarlo di abusi sessuali una donna che fa riferimento a fatti che sarebbero accaduti nel 1965, quando lei aveva 12 anni. Il suo legale sostiene che la rock star avrebbe “utilizzato il suo status di musicista per fornirle alcol e droghe e abusarne sessualmente più volte” e che avrebbe anche minacciato fisicamente la donna. Secondo la sedicente vittima la violenza sarebbe avvenuta nella suite di Dylan al Chelsea Hotel di New York. Il portavoce di Dylan ha smentito categoricamente, dichiarando alla Bbc che “l’accusa è falsa e sarà confutata con vigore”.

Aggressioni e percosse a una dodicenne

Il cantante, ora ottantenne, è accusato di aggressione, percosse, sequestro e inflizione di stress emotivo. L’accusatrice, che ha 68 anni e vive nello stato del Connecticut, è identificata solo con le iniziali JC. Sostiene che il cantante le ha causato “gravi danni psicologici e traumi emotivi”, e chiede danni, per ora non quantificati e un processo con giuria.
La sua denuncia è stata depositata venerdì presso la Corte Suprema di New York ai sensi del Child Victims Act dello stato. La denuncia è stata presentata un giorno prima della chiusura di una “finestra” legale temporanea a New York, che ha consentito l’archiviazione di accuse di abusi storici.

Una carriera stellare

Robert Allen Zimmerman,  alias Bob Dylan, ha venduto più di 125 milioni di album in tutto il mondo in una carriera durata sei decenni. Le sue canzoni più famose includono brani diventati pietre miliari della storia della musica, come ‘Blowin’ In The Wind’e ‘The Times They Are a-Changin”.
Nel 2016, Dylan, già insignito con Grammy e Oscar, ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura, diventando il primo cantautore a vincere il prestigioso premio. È stato anche insignito della Presidential Medal of Freedom nel 2012 dall’allora presidente Barack Obama.