Afghanistan, Biden: “Nostra missione era antiterrorismo”

“Siamo arrivati in Afghanistan con obiettivi chiari: prendere Osama Bin Laden e l’abbiamo preso. La nostra missione deve essere concentrata sull’antiterrorismo, non sulla costruzione di uno Stato. Non vogliamo una presenza militare continua da nessuna parte. Compreso l’Afghanistan”. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden a proposito del ritorno dei talebani in Afghanistan. “Dovevo scegliere – ha aggiunto – tra rispettare un accordo ereditato dal presidente Trump o continuare a combattere i Talebani”. Il presidente ha riconosciuto che il mondo sta assistendo a un “rapido collasso” ma ha ribadito che la missione degli Stati Uniti “non è mai stata quella di costruire una nazione. Abbiamo dato al governo afghano ogni strumento per decidere il loro futuro, abbiamo foraggiato un esercito. Sono addolorato, ma non rimpiango il nostro ritiro. Il popolo afghano si è arreso”. “Io difendo pienamente la mia decisione. Dopo vent’anni, ho imparato che non ci sarebbe mai stato un buon momento per ritirare le forze americane”. Il presidente ha ricordato che la sua squadra di consiglieri sulla sicurezza nazionale aveva “ben chiari i rischi” nel lasciare il Paese, e sostenuto che gli eventi della scorsa settimana hanno dimostrato quanto fosse inutile spendere soldi per finanziare un’autonomia del governo afghano che non è mai stata raggiunta. Biden ha anche criticato la decisione del presidente Ashraf Ghani di lasciare il Paese e le forze afghane per aver rinunciato a difendere il Paese. “La verità – ha aggiunto – è che tutto questo è avvenuto molto più velocemente di quanto avevamo previsto”.

Afghanistan, Biden e i talebani

“Restare? Quante generazioni di americani avrebbero dovuto perdere la vita in Afghanistan? Non possiamo ripetere gli errori del passato, non possiamo ricostruire altri Paesi, non possiamo combattere per altri Paesi”, ha aggiunto Biden. “Continueremo a sostenere il popolo afghano, difenderemo i diritti umani, le donne, in Afghanistan, ma non tramite un dispiegamento di soldati. E il resto del mondo dovrà seguirci. Stop a un impegno Usa in una guerra civile”, ha detto il presidente Usa.

Autocritica di Angela Markel

La missione Nato in Afghanistan, durata 20 anni, “non è stata un successo”, aveva invece  detto poco prima Angela Merkel in una conferenza stampa a Berlino, convocata per riferire sulla crisi in Afghanistan. “Abbiamo valutato male la situazione, tutta la comunità internazionale l’ha valutata in modo erroneo”, ha ammesso la cancelliera tedesca di fronte ai giornalisti accorsi alla cancelleria federale.     “Attacchi come quelli di Al Qaeda dell’11 settembre che erano partiti dell’Afghanistan oggi non sono possibili”, così ancora Merkel, “e tuttavia gli sviluppi che ci eravamo preposti non si sono realizzati evidentemente come avevamo sperato”.