Stelle cadenti
12:01 am, 10 Agosto 21 calendario

Stelle cadenti, quest’anno sarà una pioggia di Perseidi

Di: Redazione Metronews
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Le Perseidi, le stelle cadenti della notte di San Lorenzo del 10 agosto, quest’anno saranno in numero maggiore rispetto al precedente. Gli osservatori astronomici hanno già iniziato a rilevarle dal 26 luglio, ma alcune sono già visibili a occhio nudo nel cielo notturno e andranno ad aumentare in numero fino alla metà di agosto.

Stelle cadenti, quando e come vederle

La migliore finestra di osservazione sarà la notte dell’11 agosto, con una Luna crescente pronta a tramontare presto (alle 22 circa), i cieli saranno bui e pronti a regalare uno spettacolo fino all’alba del 12 agosto. Dall’Italia e da tutto l’emisfero settentrionale, posizionandosi lontano dalle città e dal conseguente inquinamento luminoso, sarà possibile avvistare fino a 40 Perseidi all’ora. Limitando la visuale e la luminosità del cielo, il numero scende regalando comunque l’occasione di vederle bruciare nella nostra atmosfera.

Le Perseidi, da dove vengono

Le Perseidi prendono il loro nome dalla direzione da cui sembrano provenire, cioè la costellazione di Perseo, tra la costellazione del Toro e di Cassiopea. La loro origine però è antica e provengono dalle profondità del Sistema Solare. Le Perseidi sono frammenti della cometa Swift-Tuttle (109P/Swift-Tuttle), che orbita tra il Sole e oltre l’orbita di Plutone una volta ogni 133 anni e prende il nome, come consono per questi oggetti, proprio dai suoi scopritori Lewis Swift e Horace Parnell Tuttle. Ogni anno, la Terra, durante la sua orbita, passa vicino al percorso della cometa e i detriti lasciati da Swift-Tuttle si presentano come meteore nel cielo, regalando lo splendido spettacolo delle «stelle cadenti». L’ultimo passaggio della cometa Swift-Tuttle «vicino» alla Terra è avvenuto nel 1992, mentre per il prossimo perielio (punto di minima distanza dal Sole durante la sua orbita) occorrerà attendere fino al 2126. Sarà quindi necessario trovare una posizione di osservazione comoda e buia, lontano da luci intense, comprese quelle dello schermo dello smartphone; considerando che l’occhio umano ha bisogno di un certo tempo per adattarsi a osservare nell’oscurità, un tempo che può essere di circa mezz’ora, di conseguenza ogni nuova luce farà stringere la pupilla e riprendere l’adattamento da capo. Le Perseidi appariranno come veloci, piccole strisce di luce, quindi non resta che guardare in alto e godersi lo spettacolo.

10 Agosto 2021 ( modificato il 9 Agosto 2021 | 19:35 )
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