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7:53 pm, 10 Agosto 21 calendario

Afghanistan, ormai i talebani controllano il 65% del Paese

Di: Redazione Metronews
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I talebani controllano il 65% dell’Afghanistan secondo la stima di un funzionario Ue citato dal sito della Reuters. Il presidente Ashraf Ghani ha invitato gli uomini forti della regione a sostenere il suo governo, mentre un funzionario dell’Onu ha detto che i progressi fatti riguardo i diritti umani nei 20 anni da quando gli islamisti della linea dura sono stati estromessi dal potere rischiano di essere cancellati. I talebani hanno conquistato l’ottavo capoluogo entrando nella città di Pol-e Khomri, nella provincia di Baghlan, a poco più di 150 chilometri da Kabul. Pul-e-Khumri, capitale della provincia settentrionale di Baghlan, è caduta dopo giorni di combattimenti diventando così l’ottava ‘conquista’, in meno di una settimana, da parte dei talebani in Afghanistan. “Le forze di sicurezza, dopo aver resistito per giorni, hanno lasciato la città nel primo pomeriggio. I combattenti talebani sono così potuti entrare in città e prendere possesso degli edifici governativi”, ha riferito un funzionario delle forze di sicurezza.

Afghanistan, Usa preoccupati

I talebani dunque stanno riconquistando il controllo dell’Afghanistan a una velocità superiore al previsto. Il Pentagono, attraverso il portavoce John Kirby, ha ammesso che le cose “non stanno andando nella giusta direzione” e ha definito la situazione “profondamente preoccupante”.     Nelle ultime 72 ore cinque province chiave del Paese sono state riconquistate dai talebani. “La Difesa americana – aggiunge Kirby – è convinta che le forze afghane siano in grado di fare la differenza sul campo”, ma l’offensiva talebana si sta facendo più intensa, anche grazie alla liberazione di molti prigionieri che si uniscono ai combattenti. Giungono notizie di militari afghani che si stanno arrendendo e stanno lasciando le zone di combattimento. Nei giorni scorsi gli Usa hanno inviato anche B-52 per fermare l’offensiva dei talebani.

La Ue e i migranti

La Ue “resta in contatto col governo” di Kabul ma, visto l’inasprirsi del conflitto con i talebani specifica come “non si prevedono rimpatri forzati verso l’Afghanistan. Il governo afghano ha infatti notificato la scelta di bloccare per tre mesi le operazioni di rimpatrio forzato dei migranti dall’Unione europea. La sospensione non riguarda invece quelli volontari che rimangono consentiti. Bruxelles risponde così a Germania, Austria, Paesi Bassi, Danimarca, Belgio e Grecia che, con una lettera alla Commissione europea, avevano chiesto di proseguire con i rimpatri verso il Paese. Nella missiva, recapitata ai commissari Ue Margaritis Schinas e Ylva Johansson, i sei Paesi ammettono che, “alla luce del ritiro delle truppe internazionali la situazione in Afghanistan è delicata”, ma allo stesso tempo sottolineano che “è importante rimpatriare chi non ha reali esigenze di protezione”. “Fermare i rimpatri – scrivono ancora i ministri – è un segnale sbagliato e probabilmente fornirà ulteriori motivazioni ai cittadini afgani a lasciare casa per dirigersi in Ue”.

10 Agosto 2021
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