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12:59 pm, 7 Agosto 21 calendario

Jacobs: “Non vedo l’ora di riconfermare quello che ho fatto”

Di: Redazione Metronews
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“Quella di Eugene è un’ottima pista, non vedo l’ora di ritornare in gara, per me sarà riconfermare quello che ho fatto qui e restare davanti al mondo”. Lo ha detto Marcell Jacobs parlando da Casa Italia a Tokyo in occasione della conferenza stampa del quartetto azzurro della staffetta 4×100 che ieri ha conquistato la medaglia oro alle Olimpiadi.

Jacobs, Patta, Desalu, Tortu

“Questa volta non c’è Lukaku che tenga, speriamo il calcio lo mettano da parte”, ha invece commentato Lorenzo Patta, neo campione olimpico della 4×100, raccogliendo il pensiero dei compagni di squadra rispondendo a una domanda se il calcio nei prossimi giorni si riprenderà le prime pagine dei giornali italiani.   “Dipende molto da voi (rivolto ai giornalisti presenti), noi più che correre e vincere cinque ori non so cosa possiamo fare di più: a fare i titoli e gli articoli siete voi, la squadra ha fatto qualcosa di storico”, ha aggiunto Filippo Tortu. Dello stesso parere anche Marcell Jacobs e Fausto Desalu.

Berruti: “Ringiovanisco nel vederli”

Livio Berruti, oro nei 200 metri piani nei Giochi di Roma, è emozionato e felice: ha rivisto un po’ della sua Olimpiade, quella storica del ‘60, nei ragazzi di Tokyo. Pochi minuti dopo la finale che ha consegnato agli azzurri l’oro nella staffetta maschile 4×100, l’ex campione, soprannominato “l’angelo”, per la leggerezza della falcata, paragona lo spirito di squadra di oggi a quello di 61 anni fa. “Ringiovanisco specie nel vedere Jacobs che ha fatto una successione di tempi simili ai miei. Mi ha fatto ringiovanire di 60 anni”. Sulla vittoria nella staffetta, Berruti aggiunge: “Sono contento soprattutto per Tortu che si è ripreso dalla sconfitta nei 100 e ha dimostrato di essere all’altezza del collega in gara (Marcell Jacobs)”. Quella di Tokyo è destinata a diventare un’Olimpiade famosa per l’Italia: per ora sono 38 le medaglie conquistate, due in più del record segnato proprio nel 1960 a Roma. “Quello che mi è molto piaciuto – commenta Berruti – è lo spirito di squadra, fratellanza, gioia e umanità. È stato un bell’esempio, lo sport insegna a stare insieme, a sorridere e superare ogni tipo di discriminazione. I ragazzi lo hanno ampiamente dimostrato. La squadra italiana ha dimostrato di avere uno spirito molto umano, bello da vedere. La staffetta di oggi è l’esempio più bello e immediato da capire”. “Lo sport – conclude – quando è fatto bene, con la passione, non cambia mai. I valori sono sempre gli stessi, sono capaci di interrompere il tempo. Vedo un ambiente familiare in cui mi sembra di rivivere la grande avventura dello sport in cui siamo tutti uguali”.

7 Agosto 2021
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