Trieste, esperimento di comunicazione quantistica anti hacker
La quantistica contro gli hacker. Nel corso della tappa scientifica del G20, domani a Trieste si terrà la prima dimostrazione di comunicazione quantistica internazionale alla presenza delle delegazioni del Summit, organizzata congiuntamente dal professor Angelo Bassi del dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste e dal gruppo di Comunicazioni Quantistiche dell’Istituto Nazionale di Ottica del Cnr guidato da Alessandro Zavatta.
Comunicazione quantistica
La comunicazione quantistica risponde all’esigenza di sicurezza nelle comunicazioni, una priorità per tutti i governi del mondo. Questa tecnologia consente di raggiungere livelli di sicurezza superiori grazie al particolare funzionamento delle “chiavi” crittografate quantistiche di accesso, disponibili soltanto per gli interlocutori della comunicazione. Le chiavi quantistiche sono sequenze di numeri casuali che vengono generate a distanza attraverso lo scambio di fotoni. Se un hacker tenta di intercettare questa chiave, lascia immediatamente una traccia che permette di rilevare l’intrusione e intervenire subito.
Un altro esperimento di crittografia
Un esperimento di comunicazione con crittografia quantistica fu effettuato da alcuni ricercatori dell’Università di Scienza e Tecnologia di Shanghai, che nel 2017 hanno inviato particelle quantiche dal satellite Mozi, lanciato un anno prima, verso stazioni di terra distanti tra loro 1200 chilometri. La meccanica quantistica è la teoria fisica che descrive il comportamento della materia, della radiazione e le reciproche interazioni. Come caratteristica fondamentale, la meccanica quantistica descrive la radiazione e la materia sia come fenomeni ondulatori sia come entità particellari, al contrario della meccanica classica. Rappresenta, assieme alla teoria della relatività, uno spartiacque rispetto alla fisica classica portando alla nascita della fisica moderna.
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