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4:15 pm, 3 Agosto 21 calendario

Hacker Regione Lazio, ora si indaga con aggravante terrorismo

Di: Redazione Metronews
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Accesso abusivo a sistema informatico, tentata estorsione e danneggiamento di sistemi informatici, aggravati dalle finalità di terrorismo: per questi reati la procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione all’attacco hacker subito dalla Regione Lazio.     A coordinare le indagini il procuratore capo, Michele Prestipino e il procuratore aggiunto, Angelantonio Racanelli.  “È stato criptato anche il backup dei dati, ed è l’elemento più grave. I dati non sono stati violati ma sono stati immobilizzati”, ha detto l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato a proposito dell’attacco hacker subito dalla Regione Lazio. D’Amato non nasconde la preoccupazione per quello che sta avvenendo in queste ore: “Siamo in guerra, come sotto un bombardamento. Si contano gli edifici che stanno in piedi e quelli che sono crollati”, ha detto l’assessore.

Attacco hacker attraverso smart working

L’attacco hacker che ha colpito la Regione è partito dalla “violazione di un’utenza di un dipendente in smartworking”, ha detto l’assessore. “Hanno colpito in un momento particolare, in un momento di smartworking, quando il livello di attenzione si abbassa. Serve fare un passo in avanti a livello Paese” sui temi della cybersicurezza. “Sono state cambiate le chiavi della porta che fa accedere al Ced, il sistema che gestisce i dati sanitari, le pratiche edilizie e molti servizi al cittadino. È una situazione che crea profondo disagio”, ha aggiunto D’Amato, che precisa: “Crediamo che prima di Ferragosto saremo in grado di far ripartire almeno per una buona parte dei servizi alla popolazione regionale, come le prenotazioni per i vaccini, anche perché era già in corso una trasmigrazione verso un nuovo cup, ovvero la centrale unica delle prenotazioni. Rimane però una problematica più ampia per altre parti, dove i tempi sono più lunghi”.

Intelligence al lavoro su cybersecurity

L’attacco è nel mirino dell’intelligence. Ieri l’episodio è stato al centro di una riunione dell’Nsc, il Nucleo sicurezza cibernetica presieduto dal vice direttore generale con delega al cyber del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, Roberto Baldoni: quel Nucleo, incaricato di gestire eventuali crisi cibernetiche e di attivare le procedure di allertamento, che già l’anno scorso si era occupato dell’attacco al sistema informatico dell’Ospedale Spallanzani di Roma.     L’attacco al portale della Regione Lazio cade in effetti in un momento particolare, di transizione, alla vigilia dall’approvazione definitiva della nuova Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn): la nuova struttura “rileverà” tra l’altro dal Dis proprio l’Nsc e lo Csirt, il Computer security incident response team, pur lasciando agli 007 le competenze di raccolta informativa e alla Polizia postale e delle comunicazioni quelle strettamente investigative e di accertamento dei reati.     Della vicenda si sta occupando in queste ore anche il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, con l’audizione del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del direttore generale del Dis, Elisabetta Belloni.

3 Agosto 2021
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