Fantastico Jacobs, fa 9″84 nei 100 metri e batte il record europeo: è in finale
Uno strepitoso Marcell Jacobs è arrivato alla finale dei 100 metri facendo segnare in semifinale un tempo di 9”84 con il quale ha stabilito il record europeo. Migliorato il 9”86 del portoghese Francis Obikwelu che risaliva al 22 agosto 2004. Niente da fare invece per Filippo Tortu, che non è riuscito a qualificarsi per la finale chiudendo al penultimo posto la sua semifinale in 10.16. Jacobs ha disputato una prestazione straordinaria. Uscito dai blocchi, Marcell è quasi entrato in orbita stampando al traguardo un crono che forse nemmeno lui avrebbe pensato di correre. Jacobs, terzo nella sua semifinale (la terza), è stato preceduto di meno di un centesimo dal cinese Bingtian Su, al record asiatico con 9”83 (.827 i millesimi), e dall’americano Ronnie Baker con 9”83 (.829). Nella finale Jacobs correrà in corsia 3. Mai nessun italiano alle Olimpiadi era salito sul podio.
Jacobs, l’impresa di ieri
Jacobs aveva vinto ieri la sua batteria dei 100 metri a Tokyo 2020 segnando il record italiano con 9’’94, nuovo record italiano. “Non mi aspettavo questo tempo per come ho corso, ho fatto un po’ di fatica rispetto ad altre volte, le condizioni sono ottime e io sono in buona forma. Non vedo l’ora che sia domani ma non voglio dire tempi perché se dico 9”91 e poi posso fare meglio… meglio mi limito a dire 9”91″, aveva detto. Oggi il 9″84, nuovo record europeo.
Da Borzov a oggi
In 49 anni, quasi mezzo secolo, il record europeo dei 100 metri nell’atletica leggera è stato migliorato di 23 centesimi. A livello di cronometraggi elettrici si passati dal 10”07 del sovietico Valeri Borzov – oggi a Tokyo ha premiato i 100 metri donne in qualità di membro Cio dell’Ucraina – al fenomenale, per non dire mostruoso, 9”84 dell’italiano di Desenzano sul Garda, Marcell Jacobs corso nella terza semifinale delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Dopo l’allora tempo di Borzov, storico rivale di Pietro Mennea, fu proprio la Freccia del Sud a migliorare quel crono. L’occasione furono le Universiadi di Città del Messico del 1979: il 4 settembre corse in 10”01, tempo che rimase record italiano fino al giugno del 2018 quando Filippo Tortu corse in 9”99. Il record di Mennea durò quasi 5 anni. Il polacco Marian Woronin nel giugno 1984 nella sua Varsavia stampo 10”00. Il primo europeo a scendere sotto il muro dei 10 secondi fu il britannico Linford Christie con 9”97 il 24 settembre 1988 nella finale delle Olimpiadi di Seul che aveva visto Ben Johnson, poi squalificato per doping, correre, in 9”79. Christie si migliorò fino al 9”87, tempo il 15 agosto 1993 ai Mondiali di Stoccarda. Alle Olimpiadi di Atene 2004, il 9”86 del portoghese, nigeriano di origini, Francis Obikwelu. Due volte a corre in 9”86 è stato anche il francese Jimmy Vicaut, il 4 luglio 2015 e il 7 giugno 2016. Oggi razzo-Jacobs ha alzato ancora l’asticella: a 9”84.
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