giustizia
8:42 pm, 29 Luglio 21 calendario

Accordo in extremis sulla riforma della Giustizia

Di: Redazione Metronews
Riforma Giustizia
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Accordo sul filo di lana nella maggioranza sulla riforma della Giustizia, dopo una giornata vissuta tra veti e minacce. Alla fine il Consiglio dei ministri è riuscito a trovare la quadra sulla riforma del processo penale proposta dalla ministra Cartabia. All’unanimità sono state introdotte delle importanti modifiche. È stato previsto che per i primi tre anni di applicazione della riforma, la durata del processo d’Appello si estende per un ulteriore anno e quella del processo per Cassazione di ulteriori sei mesi.

La riforma della Giustizia

Inoltre per alcuni reati, in particolare quelli di associazione mafiosa, scambio politico mafioso, associazione finalizzata allo spaccio, violenza sessuale e reati con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico, i giudici di Appello e di Cassazione potranno – «con ordinanza, motivata e ricorribile in Cassazione» – disporre l’ulteriore proroga del periodo processuale «in presenza di alcune condizioni riguardanti la complessità del processo, il numero delle parti e delle imputazioni o per la complessità delle questioni di fatto e di diritto».

Ritiro degli emendamenti

Per le aggravanti di mafia sarà previsto, fino al 2024, un termine di 6 anni in appello, mentre dal 2025 diventa di 5 anni. «Dopo una lunga mediazione, abbiamo un risultato importante. Ora c’è l’impegno a ritirare tutti gli emendamenti delle forze di maggioranza per concludere rapidamente la riforma», ha fatto sapere la ministra della Giustizia. L’arrivo in Aula alla Camera è stato fissato per domenica 1 agosto. Per Cartabia «l’obiettivo è garantire una giustizia celere, nel rispetto della ragionevole durata del processo, e allo stesso tempo garantire che nessun processo vada in fumo».

Le reazioni dei partiti

«Riforma della giustizia che ci avvicina all’Europa e fa compiere grandi avanzamenti in termini di modernità ed efficacia. Ci siamo spesi per l’accordo. Ne siamo contenti», ha detto il segretario del Pd, Letta. «Noi siamo una grande famiglia, abbiamo discusso tanto. Sono fiducioso che nella discussione generale raggiungeremo un risultato compatto», ha detto Conte a proposito del M5S. «Non rischieranno di andare in fumo i processi per mafia, traffico di droga e violenza sessuale – ha affermato il leghista Salvini – e ora avanti tutta con i referendum».

29 Luglio 2021
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