Buon 80° compleanno, maestro Muti!
TELEVISIONE Una delle più celebri pagine del repertorio sinfonico, interpretata da uno dei più grandi direttori, per celebrare il G20 della Cultura. In diretta dal Palazzo del Quirinale, il 29 luglio alle 20.30 su Rai1, Rai Cultura propone il concerto del maestro Riccardo Muti (che festeggia gli 80 anni proprio oggi) con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, da lui fondata nel 2004.
Gli auguri
“Tantissimi auguri al Maestro Riccardo Muti e un ringraziamento per aver voluto in occasione del suo ottantesimo compleanno fare a tutti noi un grande regalo, dirigendo domani al Palazzo del Quirinale il concerto in onore delle delegazioni presenti a Roma per il G20 Cultura. Sarà l’occasione per festeggiare insieme questa importante ricorrenza in quella che il Capo dello Stato ama definire la casa degli italiani”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini.
Da Napoli a Ravenna
Nato a Napoli e cresciuto fino all’adolescenza a Molfetta, città natale del padre, il maestro Muti da tempo risiede a Ravenna. Ma il suo legame con l’Emilia Romagna non è solo questo, anche perchè è impegnato nella formazione e nella promozione dei giovani musicisti attraverso l’orchestra giovanile «Luigi Cherubini», con sede a Ravenna e Piacenza, che ha fondato e dirige dal 2004.
Nel luglio 2015 poi si è svolta al Teatro Alighieri di Ravenna la prima edizione della «Riccardo Muti Italian Opera Academy» per giovani direttori d’orchestra, maestri collaboratori e cantanti con la partecipazione di giovani talenti musicali e di un pubblico di appassionati provenienti da tutto il mondo. Dal 1997 Riccardo Muti ha legato a Ravenna anche il suo impegno civile come ambasciatore di cultura nel mondo con “Le Vie dell’Amicizia”: un progetto del Ravenna Festival che prevede viaggi, o meglio pellegrinaggi laici pensati in città ferite come Sarajevo, Beirut, Gerusalemme e tante altre, per costruire ponti di fratellanza attraverso la musica.
Tanti riconoscimenti
Tra le innumerevoli onorificenze ricevute dal maestro Muti va inoltre ricordato che l’Università di Bologna gli ha riconosciuto nel 1991 la laurea honoris causa in Discipline delle arti, musica e spettacolo e, sempre a Bologna, Muti ha presieduto la giuria della prima edizione del Concorso internazionale di composizione «2 Agosto», nato nel 1994 per ricordare le vittime della strage alla stazione e rispondere con l’arte alla barbarie terrorista.
«Sono innumerevoli i concerti, le iniziative, le occasioni nelle quali il maestro ogni volta rafforza le radici di valori alla base della convivenza civile e della solidarietà, facendo della cultura e del patrimonio musicali strumenti unici di dialogo, unità e condivisione, messaggi – conclude Bonaccini – quanto mai necessari oggi che siamo chiamati insieme a uscire da una crisi durissima, a ripartire e a costruire un futuro diverso».
Musiche di Antonín Dvořák
Ma torniamo all’evento. Il programma del concerto di domani, diretto dal maestro Muti, prevede la Sinfonia n. 9 in mi minore scritta durante il soggiorno americano del compositore boemo Antonín Dvořák, e da lui inviata agli amici in patria come un messaggio “Dal Nuovo Mondo”, da cui il soprannome della sinfonia.
Eseguita per la prima volta nel 1893 alla Carnegie Hall di New York sotto la direzione di Anton Seidl, l’ultima e più famosa sinfonia di Dvorák evoca, in un susseguirsi di temi e ritmi incantevoli, sia la freschezza dai canti neri e delle melodie degli indiani d’America sia il sentimento di nostalgia per la propria terra lontana.
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