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2:06 pm, 27 Luglio 21 calendario

Istat, povertà “aumentata anche per chi ha un lavoro”

Di: Redazione Metronews
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Nel 2020 è salita l’incidenza della povertà assoluta in Italia, sia a livello familiare che individuale, aumentando anche fra chi ha un lavoro. A sottolinearlo, in audizione alla commissione Lavoro della Camera, il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo. «Nel 2020 si contano oltre 2 milioni di famiglie in povertà, con un’incidenza passata dal 6,4 del 2019 al 7,7%, e oltre 5,6 milioni di individui, in crescita dal 7,7 al 9,4%», ha ricordato.

Incidenza da Nord a Sud

L’incidenza si conferma più alta nel Mezzogiorno «ma è nel Nord che si osserva la crescita più marcata, sia per le famiglie (dal 5,8 del 2019 al 7,6%) sia per gli individui (dal 6,8 al 9,3%)». Nel 2020, ha evidenziato ancora il presidente dell’Istat, «è aumentata la povertà fra coloro che posseggono un lavoro». A livello nazionale, rispetto al 2019, cresce l’incidenza per le famiglie con persona di riferimento occupata (dal 5,5 al 7,3%), sia dipendente che indipendente; per le famiglie con persona di riferimento inquadrata nei livelli più bassi, operai o assimilati, l’incidenza sale dal 10,2 al 13,2%; fra gli indipendenti di altra tipologia, ossia lavoratori in proprio, dal 5,2 al 7,6%.

Misure straordinarie

L’Istat scrive che «le misure straordinarie per la pandemia da Covid-19 hanno svolto un ruolo importante per alcune delle categorie più colpite dalla crisi, riducendo il rischio di povertà dei disoccupati di circa 6,9 punti percentuali, di 3,5 punti per gli inattivi e di 2,6 punti per i lavoratori autonomi».

27 Luglio 2021
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