Olimpiadi Tokyo
7:23 pm, 27 Luglio 21 calendario
2 minuti di lettura lettura

Biles, Pilato, Osaka: regine tradite dalla testa

Di: Redazione Metronews
condividi

Biles, Pilato, Osaka: regine tradite dalla testa. Sembrerebbe proprio così. Simone Biles, Benedetta Pilato e Naomi Osaka hanno infatti in comune il fatto di essere arrivate a Tokyo 2020 da favoritissime per l’oro, sia pure ognuna in discipline e con carature diverse, e invece non hanno retto la pressione e hanno sfornato prestazioni da atlete normali, molto al di sotto del loro immenso valore.

Biles, Pilato, Osaka: regine tradite dalla testa

Biles, Pilato, Osaka: regine tradite dalla testa. Già, è vero. L’ultimo caso è stato quello della Biles: la 24enne ginnasta dell’Ohio è considerata la regina di questo sport, ha raccolto l’eredità di Nadia Comaneci ed era tra le stelle più attese dell’intera Olimpiade.

E invece il crollo.
Si è ritirata dalla finale a squadre dell’artistica dopo una sola rotazione, quella al volteggio, dove ha deluso con una prova non da lei, appena 13.766.
La sua federazione si è affrettata a parlare di «motivi medici» dietro il suo ritiro e ha preannunciato «test quotidiani per determinare se è in condizione di gareggiare alle prossime competizioni». Il cedimento, però, non è stato fisico ma mentale come ha ammesso la stessa Biles.

«A volte mi sento davvero come se avessi il peso del mondo intero sulle mie spalle, so che lo spazzo via e faccio sembrare che la pressione non mi colpisca, ma dannazione a volte è difficile Le Olimpiadi non sono uno scherzo», si è sfogata su Instagram dopo la gara.

«Non è stato nè il più semplice, nè il migliore dei miei giorni, ma l’ho superato», ha aggiunto. Tutto questo mentre un’altra stella di prima grandezza come Federica Pellegrini, all’alba dei 33 anni, conquistava d’imperio la sua quinta finale olimpica consecutiva.

La vicenda Pilato

Anche se ovviamente è molto meno famosa, anche Benedetta Pilato era attesa a Tokyo per una medaglia d’oro nei 100 metri rana che la consacrasse definitivamente nell’olimpo del nuoto dopo il titolo di campionessa europea sui 100 e il record mondiale sui 50. I

Invece i Giochi della 16enne tarantina sono finiti subito con la «gara orribile», come lei stessa l’ha definita, nella batteria di qualificazione: il suo tempo non era valso la semifinale ed è stata squalificata per un’irregolarità nella gambata.

«Non trovo una spiegazione, prima stavo benissimo e invece dopo i primi 50 ho iniziato a fare una fatica assurda». «Vediamo a mente fredda, in questi giorni avevo l’ansia però oggi stavo benissimo e non vedevo l’ora di far la gara». Benedetta ha dedicato anche un post lucido e maturo su Instagram a quanti l’hanno criticata ferocemente. Anche ingiustamente.

Il crollo di Naomi Osaka

La terza stella mancata di Tokyo 2020 è la beniamina di casa, Naomi Osaka: la tennista nipponica numero due al mondo, è stata eliminata al terzo turno dalla ceca Marketa Vondrousova, numero 43 del ranking. Naomi è il simbolo di un nuovo Giappone multiculturale: è nata infatti a New York da padre haitiano e madre giapponese.

Nel suo caso, però, i segnali d’allarme di una certa fragilità di testa c’erano stati con la rinuncia al Roland Garros per una depressione che le impediva di affrontare le conferenza stampa. La decisione di affidare a lei il ruolo di ultimo tedoforo sembrava averle dato sicurezza e i primi due turni erano stati superati agevolmente, fino al ko con la Vondrousova. «E’ andato tutto storto, ho sentito su di me troppa pressione», ha ammesso la 23eenne, «per me ogni sconfitta è una delusione, ma oggi sento che questa delusione fa schifo più delle altre».

27 Luglio 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo