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1:12 pm, 21 Luglio 21 calendario

Green pass al lavoro, il no dei sindacati

Di: Redazione Metronews
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Si anima il dibattito intorno al tema, sollevato ieri da Confindustria,  della copertura vaccinale sui luoghi di lavoro. Contrari i sindacati, possibilisti i giuristi, invece, che  sottolineano la possibilità per l’azienda di sospendere il lavoratore non vaccinato senza giustificato motivo per evitare di mettere a rischio gli altri dipendenti.

La posizione di Confindustria. Bisogna rendere obbligatorio il green pass, a tutela della salute degli stessi lavoratori e per consentire lo svolgimento dei processi produttivi nel rispetto delle libertà individuali. Senza il certificato, infatti, le aziende potrebbero arrivare finanche a non ammettere il dipendente al lavoro, con sospensione anche del salario. È questo il senso di una lettera interna del direttore generale di Confindustria Francesca Mariotti, indirizzata al sistema e rivelata da alcuni organi di stampa. Nella lettera, si spiega infatti che «l’esibizione di un certificato verde valido dovrebbe rientrare tra gli obblighi di diligenza, correttezza e buona fede su cui poggia il rapporto di lavoro. In diretta conseguenza di ciò, il datore, ove possibile, potrebbe attribuire al lavoratore mansioni diverse da quelle normalmente esercitate, erogando la relativa retribuzione; qualora ciò non fosse possibile, il datore dovrebbe poter non ammettere il soggetto al lavoro, con sospensione della retribuzione in caso di allontanamento dell’azienda». Ciò detto, viene fatto anche presente che Confindustria sta lavorando ad una proposta normativa per l’estensione dell’utilizzo del green pass per accedere ai contesti aziendali. Una proposta che «costituisce, dopo la disponibilità alle vaccinazioni nei luoghi di lavoro, un ulteriore contributo delle imprese a tutela della salute pubblica».

No dei sindacati. Se Confindustria propone di vietare l’ingresso in azienda ai non vaccinati e di sospenderli dallo stipendio, il leader della Cgil, Maurizio Landini, ironizza così: “Spero che sia il caldo”. E, intervistato da “La Stampa”, aggiunge: “In questo anno di pandemia i lavoratori sono sempre andati in fabbrica in sicurezza. Rispettando i protocolli e le norme di distanziamento. Non sono le aziende che devono stabilire chi entra e chi esce”. Ma la proposta di Confindusria è che sia il governo a stabilire l’obbligo, Landini argomenta che “certamente una scelta di questo tipo la può compiere solo il governo. I lavoratori sono stati i primi, durante la pandemia, a chiedere sicurezza arrivando addirittura allo sciopero per ottenerla. Io mi sono vaccinato e sono perché tutti si vaccinino”.

Sos di Coldiretti. L’obbligo del green pass sul lavoro “mette a rischio le forniture alimentari del Paese in una situazione in cui solo la metà della popolazione è completamente vaccinata e grandi difficoltà ci sono per l’arrivo di stagionali dall’estero dai quali dipende 1/4 dei raccolti Made in Italy”. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alle decisioni sull’utilizzo del green pass nel sottolineare che nelle campagne si è in piena attività per la raccolta di frutta e verdura mentre tra poche settimane inizierà la vendemmia.

21 Luglio 2021
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