Musica
9:36 am, 21 Luglio 21 calendario
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Ghemon fa tappa al Flowers Festival

Di: Orietta Cicchinelli
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MUSICA Sbarca  venerdì 23 luglio al Flowers Festival di Torino “E vissero feriti e contenti tour 2021” di Ghemon, che vede l’artista portare sul palco la magia del suo ultimo disco “E vissero feriti e contenti”, l’album che contiene l’apprezzato singolo che l’artista di Avellino ha presentato a Sanremo 2021, “Momento Perfetto”.«C’è una chiave molto personale e anche sociale: io stavo arrivando ai trentanove anni (compiuti l’1 aprile 2021) e quindi ho imparato a fermarmi e a guardare anche le cose che sono andate e storte. È capitato in un periodo nero per la musica e mi auspicavo che tutto finisse presto. Tutti feriti, sì, chi più chi meno, ma contenti e positivi. Nel disco non c’è la parola Covid né pandemia perché mi auguro sia un album che si ascolti anche nel futuro!». Spiega lo stesso Giovanni Luca Picariello, alias Ghemon, a proposisto del suo settimo album. Un disco molto realista. «Perché ho imparato che la felicità è un momento e anche la concezione della felicità si evolve, non è un assoluto. Negli anni ha cambiato molto lo stile mescolando cantautorato e rap, con punte di soul, funk, jazz e melodia italiana. Io sono appassionato di biografie e personaggi vari, da Battisti a Dalla e ho letto di tutte le fasi che hanno attraversato: mi rincuora molto l’idea che ci vuole tempo per essere compresi quando si rompono gli schemi» continua l’artista.

Una vocalità intensa e un sound potente e trascinante rendono i live di Ghemon un unicum, esattamente come la sua produzione discografica. Con lui sul palco per il live tour: Fabio Brignone al basso, Vincenzo Guerra alla batteria, Giuseppe Seccia alle tastiere, Filippo Cattaneo Ponzoni alla chitarra, Ilaria Cingari e Sabrina Fiorella ai cori.

È un lungo percorso artistico quello di Ghemon, che lo ha portato a definire un territorio musicale unico all’interno del quale rap, soul, funk, rnb e musica italiana si incontrano, dando vita a brani che lo hanno reso di diritto il precursore di molte delle più interessanti sperimentazioni attuali all’insegna dell’ rnb.

Ghemon, che adora la dimensione live, a proposito della solitudine molto sofferta nel periodo pandemico non ha dubbi.
«La solitudine è una livella! Pure in una reggia e con i pavimenti d’oro, anche se è più faticosa per chi vive in un monolocale. I concerti mi mancano, perché da quando avevo diciotto anni e non vivevo di sola musica, non sono mai stato lontano dal palco. Non sono stato mai fermo più di quattro mesi: il concerto è la mia dimensione e mi manca come i miei genitori che non vedo da tanto tempo. E quando sono salito sul palco dell’Ariston, con l’Orchestra e con i Neri per Caso sono stati i momenti più belli: non l’applauso o qualcuno che ti grida “ah bono”! In questo tempo, oltre a scrivere musica, ho allenato la pazienza che negli anni è alimentata dalla speranza. La corsa mi ha aiutato tanto!».

 

 

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21 Luglio 2021
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