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3:16 pm, 19 Luglio 21 calendario

Sgarbi: «Ok all’arte su PornHub, basta che paghino i diritti»

Di: Redazione Metronews
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ROMA Nessun problema per l’uso delle immagini anche sotto il profilo della pornografia, ma è necessario pagare i diritti per il loro sfruttamento commerciale. È il pensiero del critico Vittorio Sgarbi in merito a “Classic Nudes, la audioguida realizzata dal portale per adulti PornHub alla riscoperta dei capolavori dell’arte erotica presenti in alcuni dei musei più importanti del mondo: dagli Uffizi al Louvre, dal D’Orsay di Parigi al Prado di Madrid, dalla National Gallery di Londra al Met di New York. Iniziativa che ha suscitato la reazione del museo fiorentino che sta preparando una diffida nei confronti del sito internet lamentando il fatto che non abbia chiesto l’autorizzazione all’uso delle immagini.
«Libertà di interpretazione»
«Ho fatto per PornHub una lettura dell’opera d’arte alla luce dei turbamenti sessuali, se non proprio della pornografia – ha raccontato Sgarbi – comunque di quello che può indicare un erotismo molto caldo. Quindi credo che non si possa impedire ad alcuno, al di là delle convinzioni di Schmidt o mie, di interpretare “La Venere di Urbino”, oppure le opere Botticelli come inviti erotici in cui il nudo è il nudo che viene dallo spogliarello. Però una cosa è evidente: se fai un uso commerciale di quelle immagini devi pagare dei diritti. Credo che la diffida non investa tanto la morale o le diverse convinzioni sulle opere ma il fatto che, soprattutto per una persona laica come Schmidt, PornHub non abbia pagato i diritti. Se risolveranno questa questione forse si conciliano le posizioni al di là della convinzione interpretativa che è quella dell’uso e della valutazione che ognuno può fare di un quadro anche in chiave pornografica».
Anche il Louvre protesta
Intanto dopo gli Uffizi di Firenze, anche il Louvre è pronto a diffidare PornHub per l’iniziativa “Classic Nudes”. Il celebre museo di Parigi sarebbe rimasto sorpreso e spiazzato dall’iniziativa, affidando al proprio ufficio legale il compito di istruire una pratica, in quanto il Louvre non è mai stato interpellato nè ha mai concesso alcuna autorizzazione. Altri importanti musei potrebbero poi seguire la stessa strada della diffida, poichè inseriti a loro insaputa nel sito porno, come ad esempio il Museo d’Orsay di Parigi, il Metropolitan Museum of Modern Art di New York, il Prado di Madrid e la National Gallery di Londra. Nel frattempo la Galleria degli Uffizi, diretta da Eike Schmidt, va avanti nella formalizzazione della diffida all’indirizzo di MindGeek Holding, società lussemburghese proprietaria del sito di pornografia online. Nessuno ha concesso autorizzazioni all’operazione – si spiega dal museo fiorentino – mentre in Italia il Codice dei Beni culturali prevede che per usare a fini commerciali le immagini di un museo, opere comprese, è necessario il permesso dello stesso.
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19 Luglio 2021
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