Roma
2:27 pm, 16 Luglio 21 calendario

Magliano, no a discarica E Viterbo: “Roma riapra le sue”

Di: Redazione Metronews
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“Oggi torna l’ipotesi discarica a Magliano Romano. Così come ad Albano non ci sono autorizzazioni – e finalmente lo ha riconosciuto anche il MITE – a Magliano non sono rispettate distanze da siti sensibili e centri abitati, stabilite dal Piano Regionale Rifiuti”. Lo afferma Marco Cacciatore, di Europa Verde, presidente della Commissione Rifiuti in Regione Lazio. “Oltretutto a Magliano i Comitati hanno vinto già 7 ricorsi al Tar – prosegue Cacciatore – su ampliamenti e varianti alla discarica di inerti in funzione. Sovrapporre una discarica di scarti dell’indifferenziato a una di inerti in funzione, con la mole di Roma che resta immobile e imbarazzante sulla differenziata (dato alla mano e al contrario di tutti gli altri Comuni della Città Metropolitana), sarebbe oltre che illegittimo anche insostenibile ed impraticabile. Finché ci sarà un Piano Regionale Rifiuti vigente, e in assenza di un’emergenza formalizzata, Roma sarà obbligata a fare più differenziata e a non esportare dal suo territorio indifferenziato, così come gli altri Comuni non lo potranno conferire a Roma”.
VITERBO: RIAPRITE DISCARICHE DI ROMA
Un incontro sulla questione dei rifiuti nella regione Lazio ha visto impegnati questa mattina il sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, e il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. “Ho avuto modo di illustrare dettagliatamente la grave problematica che riguarda il conferimento dei rifiuti della Capitale presso la discarica di Viterbo”, ha affermato al termine della riunione il primo cittadino del capoluogo della Tuscia. Da quanto si apprende, il prefetto Piantedosi porterà le istanze viterbesi nel tavolo previsto oggi pomeriggio tra Ministero, Regione Lazio e Roma Capitale.   “Abbiamo ribadito – ha detto Arena – che i conferimenti non potranno andare assolutamente oltre il 30 luglio. Sono necessarie, anzi indispensabili, soluzioni alternative. Lo smaltimento dei rifiuti romani nella discarica viterbese deve cessare. Roma produce il 65% dei rifiuti, e, qui il grande paradosso, non consente lo smaltimento nelle discariche del proprio Comune. Un’assurdità che non può essere più accettata e tollerata. Il tutto con il susseguirsi di ordinanze da parte della Regione Lazio con le quali vengono disposti ulteriori conferimenti, prolungando il periodo degli stessi”.   
Quella laziale è, secondo il sindaco, “una situazione inaccettabile e soprattutto insostenibile per il nostro invaso. Abbiamo pertanto ribadito al prefetto di Roma l’importanza della nomina di un commissario che ordini l’utilizzo delle discariche romane attualmente chiuse. Nel pomeriggio avrò modo di aggiornare anche il consigliere regionale Silvia Blasi (Movimento 5 Stelle), che non ha potuto partecipare all’incontro”. Presenti al tavolo, questa mattina, anche il consigliere regionale Panunzi (PD), i deputati Rotelli (FdI) e Battilocchio (FI) e il senatore Fusco (Lega).

16 Luglio 2021
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