Ronnie Sandahl racconta Bengtsson, tigre del calcio
CINEMA Ormai ci ha preso gusto, Ronnie Sandahl. Lo sceneggiatore di Borg McEnroe torna a raccontare il risvolto intimista e psicologico dello sport dirigendo Tigers, il film distribuito da Adler Entertainment nelle sale dal 22 luglio, liberamente ispirato alla storia dell’ex calciatore prodigio Martin Bengtsson. Il racconto di un’ossessione, ma anche della disciplina necessaria a raggiungere obiettivi, del coraggio e dell’onestà verso se stessi.
Il calciatore Bengtsson ha raccontato la sua vicenda nel libro Nell’ombra di San Siro (In The Shadow of San Siro), pubblicato nel 2007: la storia di come il sogno di una vita si è trasformato in un incubo e delle circostanze esterne e interne che, combinate, lo hanno portato alla depressione e al crollo mentale.Ed è proprio da quella storia che Sandahl è partito per il nuovo film.
Per il regista Tigers «è una storia sulle tigri del mondo del calcio. Su uomini giovani e ammirati, rinchiusi in gabbie dorate, addomesticati fino a diventare marchi».
Nel cast, oltre ad Erik Enge nei panni di Bengtsson, ci sono anche Maurizio Lombardi, Lino Musella e Gianluca Di Gennaro.
Lo sceneggiatore, regista e autore Ronnie Sandhal sta lavorando su una trilogia di film su sport e psicologia di cui Tigers rappresenta il secondo passo. Nel 2017 c’era stata la sceneggiatura di Borg McEnroe mentre il prossimo, Perfect, diretto da Olivia Wilde, racconterà il mondo della ginnastica.
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