Differenziata al palo ma fuori Roma sale

ROMA Sulla differenziata la Capitale fa tanti passi indietro e mezzo passo avanti. Lo ha certificato L’Ispra: nel 2018 era al 45,2%, l’anno successivo è scesa al 43,7% e nel 2020 è rimasta  ferma, risalendo  dello 0,10%.
Uno stallo criticato dall’assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti Massimo Valeriani: «A Roma la situazione è fuori controllo. Al contrario moltissimi altri comuni del Lazio lavorano bene e il 22 luglio premieremo quelli più virtuosi nella raccolta differenziata. Tra questi anche Albano, che è vicino all’80% di differenziata». Presso la cittadina dei Castelli la sindaca di Roma Virginia Raggi intende allestire la discarica di servizio dove portare gli scarti della Capitale.
Dal canto suo la prima cittadina ieri ha dichiarato: «La Regione ci ha lasciati soli». Oggi è previsto un nuovo tavolo al ministero per la Transizione Ecologica per discutere della gestione dei rifiuti capitolini. Con ogni probabilità Raggi tornerà a proporre Albano come luogo dove realizzare la discarica.
Intanto continuano i roghi di cassonetti. Ieri notte in via Ippolito Nievo carabinieri hanno arrestato una donna di 54 anni che ne aveva appena incendiati tre. Ieri al Quadraro, dove da settimane vengono incendiati i cassonetti stracolmi, i cittadini esasperati hanno bloccato via Tuscolana (nella foto) per protestare contro i rifiuti abbandonati in strada.