Cinema
7:06 pm, 11 Luglio 21 calendario

I Tre Piani di Moretti dividono la critica a Cannes

Di: Redazione Metronews
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CINEMA Sarà un caso, ma oggi l’Italia è veramente a “Tre piani”. Archiviato il primo con la sconfitta di Matteo Berrettini da parte di Novak Đoković a Wimbledon, si sale verso il secondo: la proiezione del film di Nanni Moretti alla 74esima edizione del Festival di Cannes, Tre Piani per l’appunto. All’“attico” si piazzerà la finale degli Europei di calcio che stasera vedrà gli azzurri in campo a Wembley contro l’Inghilterra.
Il regista romano è arrivato a Cannes sulle note di Allegria, il brano di Gianni Morandi scritto da Jovanotti. Ha firmato autografi a destra e a manca e si è beccato la platea della critica rigorosamente divisa: da una parte coloro che hanno cercato nel lungometraggio quegli atteggiamenti provocatori e intemperanti che hanno caratterizzato la prima parte del suo lavoro cinematografico seguiti poi da una “fase riflessiva”. Dall’altra gli estimatori quasi a prescindere.
Ma si sa, Moretti è Moretti: o lo si ama, o lo si odia. E così è stato anche stavolta. Lui ci ha scherzato su e ha postato il video del suo arrivo sul suo account di Instagram. 
«Quando Federica (Pontremoli, con cui Moretti ha scritto la sceneggiatura di questo film e anche de Il sol dell’Avvenire, ndr) mi ha consigliato di leggere il romanzo dello scrittore israeliano Eskhol Nevo – spiega il regista romano – ho capito subito che sarebbe stato il mio nuovo lavoro perché contiene temi universali che mi interessano moltissimo: la responsabilità delle nostre scelte, il senso di giustizia, la colpa e anche la responsabilità di essere genitori. C’erano stati nei decenni scorsi altre ipotesi da romanzi e non so se mi sarei sentito sminuito come autore ma oggi assolutamente no, anzi ero strafelice di aver trovato quei temi, quei personaggi e quelle situazioni».
Moretti è tornato a Cannes a vent’anni dalla Palma d’Oro per La stanza del figlio, l’ottava volta come regista. Quest’anno il suo è l’unico film italiano presente tra i 24 in concorso. La corsa per la Palma d’Oro che la giuria, presieduta da Spike Lee, dovrà decidere a chi attribuire non sarà facile. Di sicuro, resta il fatto che Moretti è Moretti: o lo si ama o lo si odia.
PATRIZIA PERTUSO
 
 

11 Luglio 2021
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