Barella è molto stanco C’è l’ipotesi Locatelli

CALCIO Italia-Inghilterra è la storia del calcio: dai Leoni di Highbury del 1933 alla batosta che gli inglesi ci inflissero a Torino nel ‘48 (4-0), fino allo storico successo del ‘73 a Wembley firmato da un certo Fabio Capello, che dell’Inghilterra sarebbe diventato ct. Ma i numeri sono a favore degli azzurri: su 27 partite, 11 vittorie, 8 sconfitte, 8 pari, l’ultimo dei quali proprio a Wembley nel 2018, quando ct di transizione era Di Biagio e a segnare fu Insigne. Corsi e ricorsi che, in vista di domenica, lasciano il tempo che trovano. Tutto azzerato.
Dopo la grigliata dell’altra sera, davanti alla tv per l’altra semifinale, il gruppo di Mancini è tornato al lavoro, a Coverciano. L’attenzione è puntata sui difensori che dovranno arginare il potenziale offensivo inglese. La coppia centrale Bonucci-Chiellini dovrà occuparsi di bomber Kane, a quota 4 gol, che però in virtù della fisicità e dei movimenti consolidati dovrebbe creare meno grattacapi ai due, più inclini a subire le punte veloci o i falsi nueve. Chi avrà il compito peggiore è forse Di Lorenzo: se la vedrà con Sterling. A centrocampo Barella e Verratti fronteggeranno la coppia Rice-Philips. Ma Mancini tiene pronto Locatelli: Barella è uscito provato dalla sfida con la Spagna. Davanti, Immobile dovrà liberarsi dall’abbraccio tra Stones e Maguire e liberare spazi per gli inserimenti di Chiesa e Insigne, che paiono inamovibili. Ciro però non brilla: il ct potrebbe gettare nella mischia, a sorpresa, uno come Raspadori. Per non dire di Belotti.
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