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2:36 pm, 6 Luglio 21 calendario

Ddl Zan, resta il muro Pd Italia Viva: “Grave errore”

Di: Redazione Metronews
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Sul  ddl Zan resta il muro dei Pd e M5S: deve andare in Aula la prossima settimana il testo approvato dalla Camera, non deve essere modificato e la proposta di mediazione fatta dal presidente della commissione Giustizia, Andrea Ostellari, viene bollata come «irricevibile». Il confronto in maggioranza sulla legge per il contrasto dell’omofobia continua serrato e la riunione che si è tenuta stamattina a Palazzo Giustiniani, al momento non è servita per sbloccare l’impasse. I partiti si vedranno nuovamente alle 15.  La proposta del relatore Ostellari di eliminare ogni riferimento all’identità di genere, non piace nè ai Pd nè ai M5S. «Così non va bene – dice il vice capogruppo Pd, Franco Mirabelli – Se si toglie, non c’è nessuna tutela della transfobia, per questo è irricevibile», spiega. 
«Il presidente Ostellari ha fatto un reale passo in avanti sia nel merito che nel metodo, si va seriamente avanti nella concreta volontà di trovare un’intesa. Pd e 5 stelle facciano adesso uno sforzo costruttivo e dimostrino di avere a cuore l’obiettivo di portare a casa la legge contro le discriminazioni omotransfobiche, evitando di proseguire per successivi strappi», afferma il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, al termine del tavolo politico sul ddl Zan. «Noi voteremo comunque il calendario per il 13 se non si trova l’intesa altrimenti, ma lo scontro frontale  è un grande errore e chi lo porta avanti se ne assume l’esclusiva responsabilità». 
In un post su Facebook Stefano Fassina, Leu, dice che “è necessario e urgente approvare misure specifiche per arginare e sconfiggere omofobia e transfobia e tutte le forme di discriminazione motivate da orientamenti sessuali, ma la legge non può promuovere una visione antropologica, come invece fa l’articolo 1, in particolare la lettera d). Non avevo piena consapevolezza in prima lettura alla Camera, quando ho votato a favore. L’ascolto di mesi di discussioni e tanti approfondimenti sono stati utili a capire meglio. La proposta va corretta, almeno per evitare un precedente pericolosissimo e l’incostituzionalità, a giudizio di autorevolissimi giuristi, anche di area progressista e liberale come l’ex presidente della Consulta Giovanni Maria Flick o il professor Natalino Irti”. 

6 Luglio 2021
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