Cannes, Spike Lee: «Per i neri nulla è cambiato»

CANNES È bastata la presenza del barricadero Spike Lee come presidente di giuria al Festival di Cannes che si apre stasera per dare alla kermesse un taglio politico.
Il regista ricorda quando è venuto a Cannes con “Fa la cosa giusta” nel 1989: «Allora i giornali americani mi accusarono di istigare la violenza negli Stati Uniti con quel film, ma da allora nulla è cambiato nel mio paese. Basti pensare al solo caso di George Floyd. Di fatto i neri sperano ancora oggi di non essere cacciati come degli animali!.
Poi, arriva la domanda-appello di una giornalista della Georgia che racconta la difficile situazione e repressione che c’è nel suo Paese rispetto a ogni tipo di militanza e come il 5 luglio le attiviste e gli attivisti delle comunità LGBT+ di Tbilisi sono stati attaccati e vandalizzati senza alcuna presa di posizione del governo.: «Questo mondo è diretto da gangster senza morale, da bastardi senza scrupoli – la risposta di Lee – Noi giuria siamo qui per criticare i film e voi giornalisti potete bene criticare queste cose e scriverne a più non posso».
 
 
 
 
METRO