Milano
5:01 pm, 5 Luglio 21 calendario

Istigava ad uccidere gli «italiani maiali»

Di: Redazione Metronews
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 Durante la sua permanenza nel carcere di «Pagliarelli» di Palermo, aveva affermato davanti ad alcuni agenti della polizia penitenziaria di «essere un terrorista legato alla più nota cellula Isis e che gli italiani erano dei maiali e che li avrebbe uccisi tutti tagliandogli la gola, cavandogli occhi e facendo la guerra». Non proprio prudente come affermazione quella di Raduan Lafsahi,   un marocchino di 35 anni  sottoposto alla misura cautelare in carcere, su disposizione del gip di Milano, per associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo proprio perchè nei periodi di carcerazione in diversi istituti penitenziari in tutta Italia si è contraddistinto per «l’indole violenta» e le «posizioni radicali», accompagnate «dal suo espresso dichiararsi terroriste e appartenente alla famiglia dell’Isis».
«In Italia riusciamo a individuare queste persone e a disinnescare ogni progetto di attentato. L’indagine è partita dalla Procura di Palermo quando lui era detenuto a Pagliarelli. Ha cominciato proselitismo e propaganda a Como, tra il 2015 e il 2017». Lo ha spiegato Alberto Nobili, capo della sezione distrettuale antiterrorismo della Procura di Milano. In tutte i suoi periodi detentivi a Pavia, Torino, Potenza, Agrigento, Palermo, Catania, Messina, Catanzaro, Lafsahi si sarebbe reso responsabile di comportamenti destabilizzanti per la sicurezza, l’ordine e la disciplina. Inoltre, l’uomo avrebbe portato avanti un’attività di proselitismo, specie nei confronti dei detenuti più fragili e, quindi, facilmente influenzabili, finalizzata ad attuare un processo di radicalizzazione/partecipazione a ideologie estremiste o terroristiche.

5 Luglio 2021 ( modificato il 8 Luglio 2021 | 15:37 )
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