Barella pronto a regalare altre “notti magiche”

CALCIO Con un gol al Belgio ha conquistato gli italiani e ora, per Niccolò Barella, che ieri a Coverciano ha parlato in conferenza stampa, il tassametro è aperto. Lui, nato nel 1997, i mondiali di Italia 90 non li ha visti, eppure sogna di regalare all’Italia le stesse emozioni di quei giorni oltre che, naturalmente le gioie del mondiale 2006 stravinto a scapito dei francesi: «Si possono provare emozioni anche senza averle vissute, soltanto con i racconti. Speriamo di far rivivere alla gente quel torneo in un periodo così». Intanto però, neanche il tempo di godersi la vittoria sul Belgio che ecco avvicinarsi, domani, la semifinale con la Spagna.
Gli spagnoli tranquilli
Per gli spagnoli, ieri a Sky Sports, ha parlato Azpiliqueta. «L’Italia è una squadra forte – ha detto- che ha cambiato stile di gioco, affrontarla sarà difficile ma noi siamo pronti. Insigne e Jorginho i punti di forza, dovremo limitarli. E io ho imparato tanto dagli allenatori italiani». Oyarzabal invece  in conferenza è stato più diretto: «Possiamo battere chiunque». 
Un  gruppo unico
Anche secondo Barella l’arma segreta di questa nazionale è il gruppo: «c’è grande unità di intenti. All’Inter l’obiettivo era lo Scudetto, qui arrivare più lontano possibile e ce la stiamo facendo. Il gruppo fa la differenza». Certo però anche il centrocampo costruito da Mancini è un’arma mica male: «Jorginho e Verratti sono fenomeni e fanno girare la squadra, io penso più agli inserimenti.  Questo centrocampo, insieme a quello dell’Inter, è tra i più forti in cui abbia mai giocato». La Spagna, nel passato, con Xavi e Iniesta, proprio in mediana creò una monarchia che sottomise tutti. Ma quelli, forse, erano altri tempi. Almeno speriamo.