Tokyo 2020
5:47 pm, 1 Luglio 21 calendario

Giochi Paralimpici ecco la Squadra Rifugiati

Di: Redazione Metronews
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Il Comitato Paralimpico Internazionale (CPI) ha confermato ieri i sei atleti che rappresenteranno la Squadra Paralimpica Rifugiati (SPR) ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. Gli atleti, una donna e cinque uomini, gareggeranno nell’atletica, nel nuoto, nella canoa e nel taekwondo paralimpici.
La squadra rappresenta oltre 82 milioni di persone in tutto il mondo che sono state costrette a fuggire da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani, di cui 12 milioni vivono con una disabilità. Capo Missione della squadra è Ileana Rodriguez, rifugiata cubana che ha partecipato ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 nel nuoto, gareggiando per gli Stati Uniti.
Andrew Parsons, presidente del CPI ha dichiarato: «Esorto tutte le persone, ovunque si trovino, a sostenere la squadra sportiva più coraggiosa del mondo, la Squadra Paralimpica Rifugiati. Questi atleti sono l’esempio di come lo sport possa essere un fattore di cambiamento: hanno subito lesioni che gli hanno cambiato la vita, sono fuggiti in cerca di salvezza e hanno intrapreso viaggi pericolosi, ma nonostante i numerosi ostacoli, sono diventati atleti d’eccellenza pronti a competere ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020.
Lo sport è uno strumento potente per l’inclusione dei rifugiati con disabilità nella società e l’annuncio della Squadra Paralimpica Rifugiati è un momento toccante per il CPI: stiamo mantenendo un impegno che abbiamo preso al Forum mondiale dei Rifugiati dell’UNHCR nel 2019 per promuovere la partecipazione equa dei rifugiati agli eventi sportivi».
Il CPI collabora con l’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, per consentire a questi straordinari atleti paralimpici di raccontare le loro storie ai Giochi e inviare un forte messaggio di speranza e ispirazione a tutti coloro che sono costretti a fuggire. Se tutti i rifugiati affrontano sfide significative, chi convive con una disabilità è esposto a rischi maggiori e deve affrontare ostacoli aggiuntivi per poter accedere all’assistenza, ai servizi e alle opportunità.
L’UNHCR, il CPI e gli atleti della SPR auspicano un mondo in cui tutte le persone costrette a fuggire, con o senza disabilità, abbiano pari accesso allo sport e possano impegnarsi per un mondo inclusivo ed equo per tutti. L’atleta della SPR Abbas Karimi, che ha fatto parte del Global Youth Advisory Council dell’UNHCR ed è stato recentemente nominato Sostenitore di Alto Profilo dell’Agenzia, incarna questo impegno, lavorando con passione affinché l’accesso e l’inclusione dei rifugiati disabili nello sport – a tutti i livelli – diventi una realtà.
Filippo Grandi, Alto Commissario ONU per i Rifugiati, ha accolto con soddisfazione l’annuncio.
«Sono felice di congratularmi con ciascuno dei sei atleti nominati oggi come membri della Squadra Paralimpica dei Rifugiati del Comitato Paralimpico Internazionale. Sono anche immensamente orgoglioso di poter collaborare con il CPI per promuovere l’inclusione dei rifugiati con disabilità nello sport. Questi atleti, sia come individui che come squadra, inviano un messaggio di speranza e ispirazione ai rifugiati di tutto il mondo. Sono dei veri pionieri nel promuovere l’inclusione dei rifugiati e delle persone con disabilità, nello sport d’élite e nella vita, e ci auguriamo che il loro esempio ci porti più vicini a un mondo inclusivo ed equo per tutti», ha dichiarato Grandi.
La SPR è stata annunciata in un video da star internazionali provenienti dal mondo della musica, dello sport, della letteratura, del teatro e dello schermo che sostengono la causa dei rifugiati, tra cui Ambasciatori di buona volontà dell’UNHCR. Questi sono gli atleti che parteciperanno ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020:
Ibrahim Al Hussein, che gareggerà nel nuoto paralimpico. Rifugiato siriano residente ad Atene, è stato annunciato da Chris Martin, frontman dei Coldplay.
Alia Issa, che gareggerà nel lancio della clava. Rifugiata siriana residente ad Atene, è stata annunciata da Gugu Mbatha-Raw, attrice britannica e Ambasciatrice di Buona Volontà dell’UNHCR.
Parfait Hakizimana*, atleta paralimpico di taekwondo. Rifugiato del Burundi residente nel campo di Mahama, in Ruanda, è stato annunciato da Barbara Hendricks, cantante lirica insignita della Legion d’onore francese e Ambasciatrice di Buona Volontà dell’UNHCR.
Abbas Karimi, che gareggerà nel nuoto paralimpico. Rifugiato afghano residente a Fort Lauderdale, negli Stati Uniti, è stato annunciato da Khaled Hosseini, Ambasciatore di Buona Volontà dell’UNHCR, autore del best-seller Il cacciatore di aquiloni, e lui stesso rifugiato afghano.
Anas Al Khalifa, che gareggerà nella canoa paralimpica. Rifugiato siriano residente a Halle, in Germania, è stato annunciato dal calciatore e Sostenitore di alto profilo Asmir Begovic, che da piccolo è stato costretto a fuggire dalla Bosnia ed Erzegovina, suo paese di origine, trovando rifugio proprio in Germania.
Shahrad Nasajpour, che gareggerà nel disco paralimpico. Rifugiato iraniano residente a Phoenix, negli Stati Uniti, è stato annunciato dal calciatore canadese del Bayern Monaco Alphonso Davies, anche lui rifugiato, originario della Liberia e di recente nominato Ambasciatore di Buona Volontà dell’UNHCR.
Gli atleti della SPR di Tokyo 2020 gareggeranno sotto la bandiera del CPI, e saranno la prima squadra a entrare allo Stadio Nazionale di Tokyo durante la cerimonia di apertura.
 

1 Luglio 2021
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