M5S
2:11 pm, 30 Giugno 21 calendario

Conte: “Svolta autarchica” Scissione M5S a un passo

Di: Redazione Metronews
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Ci sono rimasto male «non tanto e non solo per me: questa svolta autarchica credo sia una mortificazione non solo per me, ma per un’intera comunità che io ho conosciuto bene e ho apprezzato, di ragazze, ragazzi persone adulte, che hanno creduto in certi ideali. E’ una grande mortificazione per tutti loro», ha detto Giuseppe Conte, replicando alle parole del garante del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo. 
In totale subbuglio i gruppi parlamentari del M5S, dopo il benservito di Grillo a Conte. Rabbia, amarezza ma anche sconcerto continuano a serpeggiare tra deputati e senatori, mentre in diverse chat interne – visionate dall’Adnkronos – continua a rimbalzare l’articolo 8 dello statuto del M5S attualmente in vigore, in cui nero su bianco è scritto che il garante, dunque l”elevatò Beppe Grillo, può essere “sfiduciato”. L’impensabile per un Movimento che è nato proprio dalle idee e dalla carica del comico genovese. Ma la delusione e lo sconcerto sono tali che in molti richiamano quanto scritto nel documento che proprio Conte era stato chiamato a riscrivere. 
L’articolo 8, Garante revocato
“Articolo 8 Statuto del M5S – si legge nel testo – il Garante resta in carica a tempo indeterminato e può essere revocato, in ogni tempo, su proposta del Comitato di Garanzia a maggioranza assoluta dei propri componenti e ratificata da una consultazione in Rete degli iscritti, purché prenda parte alla votazione la maggioranza assoluta degli iscritti”. Il Comitato di garanzia, nello specifico, è composto da Vito Crimi e Roberta Lombardi – tra i primi a prendere posizione contro la scelta di Grillo – e da Giancarlo Cancelleri. La rabbia è tale che qualcuno spinge a ipotizzare che anche quella della “sfiducia” sarebbe una strada da valutare. Grillo è stato raggiunto da migliaia di “vaffa” e 28mila follower hanno lasciato la sua pagina Facebook. “E’ evidente che la base è con Conte”, la riflessione che in molti condividono. Mentre la scissione appare ormai a un passo, tutti gli occhi sono puntati sull’ex presidente del Consiglio, che a ore, forse già prima dell’assemblea dei deputati fissata per questa sera alle 19, potrebbe tornare a far sentire la sua voce, spiegando cosa intenda fare del proprio futuro. 

30 Giugno 2021
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