plastica
2:13 pm, 29 Giugno 21 calendario

Ue, la plastica monouso diventa fuorilegge

Di: Redazione Metronews
condividi

«La scadenza relativa all’entrata in vigore della direttiva europea Sup (Single use plastics/plastica monouso) è sabato 3 luglio» e quindi «entro tale data gli Stati membri dovranno mettere in campo tutte le misure necessarie per mettere in atto le disposizioni» incluso «il ritiro degli articoli vietati» dalla norma. Lo ha ricordato Vivian Loonela, portavoce della Commissione europea, nel corso del briefing quotidiano con la stampa.
LO FAREMO PERCHE’ E’ DIFFICILE
Editoriale di Stefano Pacifici
La portavoce ha inoltre accennato al processo di valutazione della Commissione sul rispetto di tali misure per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla direttiva Ue «a protezione degli oceani». «Per tutti gli articoli vietati ci sono delle alternative accessibili e a buon mercato», ha aggiunto Loonela. 
Nei giorni scorsi, per la prima volta nel Mediterraneo, un team di scienziati francesi, monegaschi e italiani è stato in grado di analizzare i rifiuti marini e le microplastiche fino a 2200 metri di profondità. I dati raccolti sono stati pubblicati in un nuovo studio sulla rivista Science of the Total Environment.  Il mare profondo è un’area di notevole accumulo dei nostri rifiuti, con un forte impatto sulla fauna selvatica. Gli scienziati raccomandano di aumentare gli sforzi di prevenzione, poichè questo inquinamento è impossibile da eliminare in ambienti così inaccessibili. Le misurazioni sono avvenute nel settembre 2018 utilizzando il sommergibile Victor 6000, a bordo della nave «Atalante» della Flotta Oceanografica dell’Ifremer. «Sappiamo – sottolinea Francois Galgani, ricercatore presso Ifremer specializzato in materie plastiche e tra i principali autori della recente pubblicazione – che ci sono aree di accumulo di rifiuti offshore, ma questa è la prima volta che facciamo misurazioni così precise a tali profondità nel Mediterraneo, con video vicino al fondo e campioni prelevati dai fondali».
Gli scienziati si sono concentrati su un’area a cavallo tra Francia, Monaco e Italia nel Mar Ligure, che comprende sette canyon sottomarini e montagne più al largo della pianura abissale. I risultati mostrano un forte accumulo di plastica di origine urbana, nei canyon davanti a città come Saint-Tropez, Nizza, Cannes o Monaco. Nelle immagini si vedono oggetti molto diversi come tazze, secchielli da spiaggia, palloncini, bottiglie. «Questo rifiuto urbano – afferma Michela Angiolillo, ricercatrice Ispra e autrice principale della pubblicazione – è dominato dalla plastica. I canyon fungono da condotto, i rifiuti scendono verso il mare profondo sotto l’effetto delle correnti marine. Più al largo, a livello delle montagne sottomarine, i rifiuti sono di natura diversa, più legati alla pesca, con lenze o reti perse».

29 Giugno 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo