Rifiuti, emergenza Roma Vertice in prefettura

Roma è nuovamente a un passo dall’emergenza rifiuti. I sacchetti traboccano dai cassonetti, restano a terra fino a 1.500 tonnellate al giorno (un terzo del quantitativo prodotto quotidianamente), con cumuli che attendono anche una settimana prima di essere raccolti. Oggi si terrà un vertice in Prefettura per cercare soluzioni nel breve periodo, cui prenderanno parte il prefetto Matteo Piantedosi, i rappresentanti di Roma Capitale, Regione Lazio, Ama e ministero della Transizione ecologica.
Esiste un rischio sanitario a Roma? “Non c’è dubbio, non lo dico solo io ma ci sono i dati, le evidenze e le esperienze del passato. E’ chiaro che con l’arrivo dell’estate e l’innalzamento delle temperature i rifiuti non raccolti e abbandonati possono rappresentare un rischio anche per la salute, è un tema che le amministrazioni locali devono affrontare e risolvere. Non è solo una questione di decoro urbano, ma certamente anche un tema legato alla salute pubblica”, ha affermato Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, intervistato da ‘Gli Inascoltabilì su Nsl Radio. 
«L’intervento della Protezione civile sulla situazione dei rifiuti a Roma non è più procrastinabile –  scrive su Twitter Carlo Calenda, candidato sindaco di Roma  – Regione, Comune e Ama hanno fallito. I romani non meritano questo scempio. La questione è diventata nazionale. Parliamo della capitale d’Italia. Il governo agisca». 
«Roma rischia di essere sommersa dai rifiuti: circa 3.000 tonnellate a terra per la festa romana di San Pietro e Paolo. E’ indecente per la Capitale d’Italia non riuscire a gestire questa situazione imbarazzante», scrive su Facebook Enrico Michetti, candidato sindaco di Roma del centrodestra.  «A Roma serve un piano serio e strutturale sul fronte dei rifiuti – prosegue – superando una stagione di rimpalli di responsabilità fra Comune e Regione».