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1:06 pm, 28 Giugno 21 calendario

Il caldo non molla anzi aumenta fino a 46 gradi

Di: Redazione Metronews
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Non solo il caldo africano non molla la presa, ma nei prossimi giorni è atteso un nuovo boom delle temperature, con la colonnina di mercurio che potrà salire fino a 46 gradi sulle regioni meridionali. Già da oggi le temperature faranno registrare una generale impennata al Centro-Nord con valori che saliranno fino a toccare punte di 36 gradi in Emilia, 37 in Toscana come a Firenze e 35 a Roma. La fase più calda per il Sud è attesa tra mercoledì 30 giugno e giovedì 1 luglio: le aree più roventi le troveremo in Sicilia dove la colonnina di mercurio tornerà ad accarezzare la soglia dei 45-46 gradi, come ad esempio a Siracusa. Seguiranno a ruota la Calabria e la Puglia con obiettivo i 40/41. Sul resto del Sud i valori massimi oscilleranno ovunque intorno ai 35-36 C.
Oltre agli uomini a soffrire il caldo sono anche gli animali nelle case e nelle fattorie: le mucche con le alte temperature stanno producendo per lo stress fino al 15% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali, è l’allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti dell’innalzamento record della colonnina di mercurio, dal nord al sud Italia. Se per gli animali domestici come cani e gatti è importante garantire sempre l’acqua e fare in modo che stiano sempre al riparo dal sole e in luoghi ben areati, per le mucche il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. 
In soccorso sono già scattate le contromisure anti afa nelle stalle dove gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi più freschi.  In funzione anche ventilatori e doccette refrigeranti per aiutare a sopportare meglio la calura. Al calo delle produzioni di latte si aggiunge dunque anche  un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo. 
Con il grande caldo  è emergenza siccità a macchia di leopardo nelle campagne dove gli agricoltori sono costretti a ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare le coltivazioni in sofferenza per le alte temperature, dagli ortaggi al mais, dalla soia al pomodoro. Con le temperature superiori ai 35 gradi anche le piante – spiega la Coldiretti – sono a rischio stress idrico e colpi di calore che compromettono la crescita dei frutti negli alberi, bruciano gli ortaggi e danneggiano i cereali. L’intervento con irrigazione di soccorso è importante – spiega la Coldiretti – soprattutto per far sopravvivere le piantine piccole che non avendo radici sviluppate non riescono a raggiungere lo strato umido del terreno poiché lo sbalzo improvviso della temperatura tende a formare una crosta in superficie. 

28 Giugno 2021
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