Milano
2:56 pm, 28 Giugno 21 calendario

Aggressione omofoba Sfregiato un 24enne

Di: Redazione Metronews
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CENTRO Prima le offese di stampo omofobo poi le minacce, infine l’aggressione con calci, pugni e cocci di bottiglia. È la cronaca dell’ennesima aggressione omofoba subita da una coppia di ragazzi alle 4 di venerdì notte – alla vigilia del Gay Pride – in zona Porta Venezia da parte di un gruppo di almeno quattro persone. Ad avere la peggio, un 24enne, barista in un locale della zona del Lazzaretto, sfregiato al viso, un taglio dall’angolo della bocca all’occhio medicato con 10 punti di sutura.
Gli agenti della Digos sono al lavoro sulle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Stando alla ricostruzione, il giovane finito il turno di lavoro al bar intorno alle 2.30 di notte, si è fermato a bere con degli amici in via Lazzaretto. Prima è stato avvicinato da un gruppo di tre ragazzi, di circa 30 anni, ma i suoi conoscenti sono riusciti ad allontanarli. Un paio di ore dopo, intorno alle 5 del mattino, mentre il 24enne era da solo con un amico 37enne di origini australiane, gli aggressori sarebbero ritornati rivolgendo loro insulti omofobi. Uno di loro avrebbe rotto una bottiglia di vetro su un dissuasore mobile, colpendo la vittima in pieno volto. Un ragazzo che era per strada ha chiamato i soccorsi e il giovane è stato trasportato in ospedale al Fatebenefratelli dove è stato medicato. Ha poi fornito la sua versione alla polizia, così come l’amico australiano, che era in stato in choc.
«Dove sono le autorità? Dove sono i controlli. E non venite a dirci che non si tratta di omofobia. In una città come Milano, o altrove, questi attacchi non devono più accadere», ha scritto sui social il titolare del bar Mono dove lavora il giovane, il primo a dare l’allarme. «Ieri sera, alla vigilia del Pride Milano, un nostro dipendente, dopo 8 ore di estenuante lavoro – ha postato il titolare -, viene prima insultato con epiteti… e poi preso a bottigliate da un gruppo di schifosi. Finisce in ospedale, punti di sutura sul viso, la macchia di sangue è ancora visibile tra il Lazzaretto e Viale Tunisia». «Fate girare – è l’invito rivolto dagli avventori del locale – perché un giorno potreste essere voi oggetto di un’aggressione omofoba. Il Ddl Zan serve eccome e subito!», conclude il post.   

28 Giugno 2021
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