Milano
4:50 pm, 27 Giugno 21 calendario

Terminato il rave dei nomask

Di: Redazione Metronews
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CODOGNO Gli “irriducibili” stanno abbandonando solo in questi minuti il bosco di Maleo (Lodi) dove dalla mezzanotte di ieri si è tenuto un rave party illegale. Oltre 700 i partecipanti all’evento no mask organizzato via social nella ex cava Geroletta. I partecipanti sabato notte hanno spaccato recinzione e lucchetti e hanno dato il via alla festa con un camion che trasportava le casse acustiche e le luci, ma anche il necessario per la vendita di alcol. Sul posto erano subito arrivate le forze dell’ordine e il sindaco, Dante Sguazzi, presente sul posto fino alle 5.30 del mattino di domenica. Carabinieri e sindaco hanno cercato di mediare, tentando di convincere i presenti ad abbandonare l’area, ma i partecipanti avevano rifiutato di andarsene, dichiarando di essere contro tutte le regole anti covid. 
Ad aggravare la situazione, il focolaio di variante Delta registrato proprio nel comune di Maleo. «Ora il deflusso è iniziato, solo che quelli che tornano a casa in treno stanno lasciando di tutto per strada. Troppi si fermano a vomitare, urinare. Si sono sballati e queste sono le conseguenze», ha riferito il Sguazzi, «hanno parcheggiato ovunque, nelle campagne, sulle strade. Una cosa del genere non ce la saremmo mai aspettata».
«Fa molto male vedere tantissime persone, almeno 700, tutti giovanissimi fregarsene delle normative covid e stare senza mascherina con un rischio contagi molto forte. Fa male perché abbiamo fatto tanti sacrifici e ho pensato ai tanti morti per coronavirus», ha continuato il sindaco. Che ha anche lanciato l’allarme su possibili futuri focolai: «A contagi siamo messi male: siamo in controtendenza rispetto al trend provinciale e nazionale. Abbiamo un focolaio di 11 positivi tre dei quali del ceppo Delta, si tratta di due nuclei familiari allargati e l’ipotesi dei sanitari è che lo siano anche gli altri contagiati».
L’auspicio quindi è «che non si ripeta più» e che dal rave non si crei un nuovo focolaio. Allontandosi alcuni ragazzi hanno spiegato di essere venuti a conoscenza solo dai media del focolaio Delta in paese e la notizia, unita all’afa lodigiana sui 33 gradi, ha convinto i partecipanti a lasciare la zona prima del previsto. L’area è stata abbandonata con molti rifiuti per terra. 

27 Giugno 2021
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