euro 2020
9:52 pm, 27 Giugno 21 calendario

Olanda eliminata Un “caso” arcobaleno

Di: Redazione Metronews
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CALCIO A furia di parlare di “big” ci si dimentica dell’esistenza degli “outsider”. Invece questi ci sono, eccome. Vivono e lottano. E vincono. È successo, clamorosamente, ieri nel tardo pomeriggio, quando la Repubblica Ceca del ct Jaroslav Silhavy ha steso l’Olanda di Frank De Boer (ridotta in 10, sullo 0-0, per l’espulsione di De Ligt) con un netto 2-0 prenotando la sfida nei quarti di finale contro la Danimarca (sabato prossimo alle 18 a Baku). Hanno deciso la partita, a Budapest, le reti al 68’ di Holes e all’80’ di Schick. Già Budapest. Uno dei motivi di maggior apprensione, alla vigilia del match nello stadio “Puskas” della capitale ungherese, era la questione-arcobaleno, condita dalla questione razzismo: il capitano orange, Wijnaldum, aveva preannunciato che avrebbe usato la fascia-arcobaleno a sostegno della causa Lgbt, cosa che è successa, e detto chiaro e tondo che sarebbe uscito dal campo se avesse sentito fischi razzisti, per cui la Puskas Arena aveva dei precedenti sotto la lente Uefa. Tutto, però, è finito sepolto sotto la “coltre” dell’imprevisto sportivo (e della mediocre prestazione dello stesso Wijnaldum).
C’è però stato un “caso”. Ad alcuni tifosi olandesi, prima del fischio d’inizio, sono state sequestrate bandiere arancioni da personale Uefa. Un prosieguo della decisione di non colorare di arancione lo stadio di Monaco? La Uefa ha risposto: noi non c’entriamo, anzi saremmo d’accordo a lasciare le bandiere arcobaleno, ma la fan zone è soggetta alle autorità locali…rivolgersi agli ungheresi, please.
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27 Giugno 2021
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