Gender gap
6:34 am, 25 Giugno 21 calendario

La riscossa delle donne eccellenti

Di: Redazione Metronews
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 Sofonisba Anguissola e Artemisia Gentileschi sono le più note, pittrici  dalle vite avventurose all’epoca, nel ‘600, famose in tutto il mondo.  Ma accanto a loro brillavano altre stelle, come Lavinia Fontana, che mentre faceva 11 figli ritraeva nobili e principi con più fortuna del marito anche lui pittore, o Elisabetta Sirani, che nel 1659 ha dipinto il primo quadro in cui una donna violentata si vendica dello stupratore gettandolo in un pozzo.  Non è un caso quindi che lo sponsor Fondazione Bracco abbia scelto la mostra “Le signore dell’arte” in corso a Palazzo Reale a Milano, come sede appropriata per rilanciare l’altro progetto che dal 2016  promuove assieme all’associazione Giulia Giornaliste e all’Osservatorio di Pavia, 100esperte.it. , un database in continuo aggiornamento che raccoglie ad oggi 360 profili di accademiche ed esperte nei campi Stem, economia, storia e filosofia, politica internazionale.
Come le donne sono oscurate dalla storia dell’arte ufficiale, anche le scienziate sono oscurate dai loro colleghi. È la motonia dei “manel”, dibattiti tutti al maschile, come se non ci fossero donne competenti da ascoltare.  «Siamo partite da un dato: nel 2015, in base ai dati dell’ultimo Global Media Monitoring Project (GMMP),  risultava che sui giornali e nelle televisioni solo il 18% degli esperti consultati fossero donne» spiega la ricercatrice Monia Azzalini dell’Osservatorio di Pavia. Ma nella realtà le scienziate già allora erano il 34%. Perché sparivano? «Le redazioni facevano e fanno fatica a consultare le esperte, il nostro database serve a stimolare i media ad un’equa rappresentazione delle competenze femminili» spiega Luisella Seveso, di Giulia Giornaliste.
I criteri per entrare nel database, supportato anche dalla Commissione europea,  sono meritocratici e molto severi, certificati dall’Università Statale di Milano, quella di Cagliari, la Bicocca, la Bocconi e l’Ispi.  «Il 70-80% sono accademiche – spiega Azzolini – il 20% professioniste. Cerchiamo di dare spazio anche alle ricercatrici giovani».
Qualcosa è cambiato con la pandemia forse, come dimostra per esempio la visibilità della virologa Antonella Viola, fin dal 2016 presente all’interno del database.
Del resto lo ha detto il premier Mario Draghi annunciando l’ investimento entro il 2026 di 7 miliardi del Pnrr per rimuovere il gender gap: «La discriminazione delle donne è immorale ed ingiusta, ma rappresenta anche un atteggiamento miope. Le nostre economie stanno perdendo alcuni dei nostri talenti migliori».     
Le scienziate
Il settore Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics), è stato il primo ad entrare nella banca dati, con oltre 167 profili. Tra di loro Barbara Caputo (nella foto), tra le maggiori esperte al mondo di robotica, Simonetta Di Pippo, astrofisica, già  candidata a dirigere l’ Esa  o l’ex rettrice dell’Università dell’Aquila Paola Inverardi, informatica. 
Le economiste
L’area delle economiste e delle esperte di Finanza ospita 74 profili tra i quali quella di Veronica de Romanis (nella foto), docente di economia politica,  Valentina Bosetti, docente di economia dei cambiamenti climatici e presidente di Terna, Paola Profeta, docente alla Bocconi ed esperta di gender gap  e discriminazione nel lavoro.
Le analiste internazionali
Nel mondo sempre più globalizzato il punto di vista delle esperte di politica internazionale conta sempre di più: 76 i profili in questa sezione tra i quali quello di Marta Dassù, direttrice Aspenia e Aspen Institut,  dell’ex ambasciatrice Laura Mirachian e dell’ex ministra Stefania Giannini, Vice Direttrice Generale dell’UNESCO.
Le filosofe e le storiche
Tra le filosofe e le storiche, in tutto 43 profili per ora, ma in aggiornamento, ci sono  Marina Calloni (nella foto) professoressa alla Bicocca ed esperta di filosofia politica e politiche di genere, appena nominata ufficiale al merito della Repubblica, la politologa Nadia Urbinati, le filosofe Adriana Cavarero, Giorgia Serughetti, Nicla Vassallo.   
PAOLA RIZZI
 

25 Giugno 2021
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