Roma
6:40 pm, 23 Giugno 21 calendario

Rifiuti, Roma a rischio “E’ emergenza sanitaria”

Di: Redazione Metronews
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A Roma «c’è il rischio di crisi igienica dovuta alla grave situazione dei rifiuti in cui versa la città con quartieri invasi dalla spazzatura». Lo scrive il presidente dell’Ordine dei Medici   Antonio Magi in una lettera indirizzata al presidente della Regione Lazio,  Zingaretti, alla sindaca  Raggi, al ministro della Transizione Ecologica,  Cingolani, e al prefetto di Roma,  Piantedosi.  «Questa condizione – prosegue Magi -, specie davanti a ospedali, scuole, centri commerciali, parchi pubblici e aree residenziali, rischia di creare un grave problema di sanità pubblica della quale, cittadini ed istituzioni, ognuno per le proprie competenze, più o meno dirette, dovrà farsi carico portando ad una immediata e definitiva soluzione del problema. Dopo l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia, la Capitale d’Italia è ora ad un passo da una nuova crisi igienica. La situazione è tale – aggiunge il Presidente Omceo – che i romani, in controtendenza rispetto a tutto il resto del Paese, rischiano di dover portare le mascherine ancora a lungo, anche all’aperto, per proteggersi dai miasmi che provengono dai rifiuti lasciati marcire al sole sotto queste temperature torride». «Ritengo urgente – è l’auspicio di Magi – che Roma Capitale e Regione Lazio superino le reciproche diffidenze e gli steccati ideologici per giungere all’unica cosa che interessa alla Cittadinanza di Roma: la soluzione definitiva del problema rifiuti». 
“Ci risiamo: Roma è sporca come pre-Covid. Ci saremmo aspettati una ripresa diversa per la città dopo la pandemia, perché una Capitale pulita è meglio di una città sporca. Mi chiedo poi – visto che per i ristoranti un prerequisito per lavorare è non avere situazioni igieniche precarie, quale può essere un cassonetto stracolmo nelle vicinanze – come mai i servizi d’igiene della Asl non si muovano ancora”, sottolinea Pier Luigi Bartoletti, vice segretario nazionale della Federazione medici di medicina generale (Fimmg) e segretario provinciale Fimmg Roma. “Non voglio fare polemiche strumentali elettorali, ma davvero lo spettacolo di una estate romana post pandemia con le montagne di rifiuti potevamo anche risparmiarcela”, conclude il medico. 
 “A Roma ciclicamente in estate ci ritroviamo con i cassonetti stracolmi di rifiuti se non accatastati fuori. E’ una delle disfunzioni che affliggono la città da tempo e che poi durante il caldo si acuiscono. E’ un degrado che la Capitale non merita e se non ancora siamo davanti ad una vera emergenza è chiaro che queste condizioni di precarietà igieniche espongono a rischi sanitari”, spiega Enrico Di Rosa, coordinatore Collegio operatori della Società italiana di igiene, Medicina preventiva e sanità pubblica (Siti) e direttore servizio Igiene e Sanità pubblica Asl Roma 1. “Va detto che la struttura urbana di Roma esclude il rischio che il percolato dai cassonetti finisca per inquinare le falde”, precisa Di Rosa che completa il ragionamento evidenziando come “per ora i rischi diretti non ci sono, nessuno essere umano si magia i rifiuti ma c’è un segnale di precarietà sanitaria ed igienica molto deprecabile”. “Capisco le proteste e l’indignazione dei cittadini romani che si trovano sotto le finestre cassonetti che emanano un odore nauseante – aggiunge il medico igienista – C’è un altro aspetto importante legato a Roma e che sta diventando importante: il rischio sanitario potenziale dovuto al fatto che topi, cinghiali e gabbiani, si trovino a loro agio tra i cassonetti pieni di immondizia. Questa facilità di accesso al cibo provoca conseguenze nella gestione di questi animali”. 

23 Giugno 2021
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