Clima
3:28 pm, 23 Giugno 21 calendario

Clima rovente “umanità a rischio”

Di: Redazione Metronews
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Mancanza di acqua, esodi, malnutrizione ed estinzione di specie viventi: sono le conseguenze del riscaldamento climatico a cui la terra va incontro nei prossimi decenni senza un’azione decisa per ridurre la tendenza. È quanto si legge nella bozza di un rapporto Onu che l’Afp ha anticipato rispetto alla pubblicazione prevista nelle prossime settimane. «Se la vita sulla terra può adattarsi con l’evoluzione di nuove specie e la creazione di nuovi ecosistemi – secondo gli esperti che hanno elaborato il rapporto – l’umanità non può farlo». Questo significa, avvertono, che la vita che conosciamo sarà completamente diversa quando i bambini nati quest’anno avranno trent’anni, o forse anche prima.  
LO FAREMO PERCHE’ E’ DIFFICILE Editoriale
Canicola estrema. Anche se ci sarà una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, gli impatti devastanti del riscaldamento climatico sulla natura e l’umanità che ne dipende accelereranno, secondo il rapporto, e diventerà dolorosamente palpabile anche prima del 2050. Nei prossimi anni, stimano gli esperti, circa 420 milioni di persone in più sulla Terra dovranno affrontare canicole estreme se le temperature medie si alzeranno di 2 gradi. E senza una rapida inversione di tendenza, fino a 80 milioni in più rischiano la fame. Il documento degli esperti del clima delle Nazioni Unite sottolinea che l’aumento degli «episodi di canicola estrema» metteranno a dura prova la resistenza umana al calore, soprattutto quando sarà accentuato dall’umidità. Il fenomeno è indicato tecnicamente come «termometro bagnato», abbreviato in TW «tempèrature humide» ou du «thermomètre mouillè», transcrite par le sigle «TW».  
Verde urbano  L’allarme clima dell’Onu arriva in un 2021 che si classifica fino ad ora all’ottavo posto tra i più caldi mai registrati nel pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,77 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati relativi ai primi cinque mesi del 2021 del Noaa, il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali dal 1880.  La situazione, sottolinea la Coldiretti, è preoccupante anche in Europa dove la colonnina di mercurio nel periodo è stata superiore di ben 1,04 gradi rispetto alla media storica mentre in Italia la temperatura è stata più alta di 0,21 gradi, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi ai primi cinque mesi dell’anno. Il ripetersi di eventi estremi sono costati all’agricoltura italiana tra siccità ed alluvioni oltre 14 miliardi di euro. Altro dato negativo:  in Italia ogni abitante dispone in città di appena 33,8 metri quadrati di verde urbano con lo smog che nelle città viene amplificato dall’effetto combinato dei cambiamenti climatici, del traffico e della ridotta disponibilità di spazi verdi.
Merkel e Draghi. Proprio in tema di cambiamento climatico si sono espressi ieri sia la cancelliera tedesca  che il premier italiano. «Sul clima, non abbiamo fatto abbastanza: il tempo stringe in modo terribile e posso capire l’impazienza dei giovani» ha detto la cancelliera al question time al Bundestag. «Tuttavia possiamo dire che nella difesa del clima andiamo avanti, e l’Ue ha degli obiettivi molto impegnativi». Inoltre «il nostro governo ha lavorato in tutto il mondo per creare delle alleanze sul tema del clima. Non è sufficiente, ma sono successe tante cose». «La sfida del cambiamento climatico non è affrontabile senza la cooperazione della Cina». Lo ha ribadito il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la replica alla Camera durante il dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue. Draghi ha ricordato il peso di Pechino sulle emissioni di C02 che è circa del 30%, come quello degli Usa, mentre le emissioni della Ue contano per il 7%. «Senza i grandi Paesi che sono i maggiori produttori di emissioni di CO2 non si può» intervenire sul cambiamento climatico, ha concluso.
Greta Thunberg. La bozza del rapporto delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico consente al mondo di vedere «in faccia la realtà» ha detto l’attivista svedese Greta Thunberg, ispiratrice del movimento Fridays for Future, in un’intervista all’Afp. Pur confermando che la situazione climatica è «molto grave» e che è necessario «agire subito», il testo del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite è anche fonte di «speranza» perchè mostra che ci sono «sempre più persone disposte a dire le cose come stanno».  
 
 

23 Giugno 2021
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